Perché E Come Utilizzare Le Radici Della Cannabis
Pensate che, dopo aver raccolto le cime, la pianta di cannabis sia completamente inutile? Ripensateci e conservate le sue radici! Le radici di cannabis sono state utilizzate dagli uomini per migliaia di anni e per diversi scopi. Proseguite la lettura per scoprire come e perché utilizzare le radici della pianta di cannabis!
Molti sono convinti che, dopo aver raccolto, essiccato e conciato le cime di cannabis, il restante materiale vegetale sia completamente inutile. Anche se può sembrare strano, ciò non è affatto vero. Qualcuno di voi saprà già che è possibile riutilizzare le foglie e gli steli della pianta, ma in realtà anche le radici della cannabis racchiudono diversi benefici. In effetti, dopo un'adeguata preparazione e lavorazione, qualsiasi parte della pianta di cannabis può essere utilizzata per altri scopi.
Le radici della cannabis, in particolare, vantano un lungo passato come ingredienti nelle terapie olistiche. La loro efficacia è ancora oggetto di dibattito, ma queste strutture vegetali sotterranee racchiudono comunque potenziali vantaggi per la salute umana. Analizziamo dunque, in modo più approfondito, la storia dell'utilizzo delle radici di cannabis.
I VANTAGGI OFFERTI DALLE RADICI DI CANNABIS
Le radici della cannabis sono state utilizzate per lungo tempo dagli esseri umani come integratori alimentari a sostegno del benessere. Tuttavia, il dibattito relativo alla loro efficacia è ancora aperto. Le attuali ricerche sono destinate a stabilire le potenziali applicazioni, cliniche e quotidiane, delle radici di cannabis. Ad ogni modo, i prodotti a base di radici di cannabis sono già molto popolari.
L'utilizzo delle radici di cannabis per favorire l'elasticità delle articolazioni ed alleviare la pelle sensibile, ruvida, e screpolata, risale a migliaia di anni fa. Diverse testimonianze attestano la validità di questo rimedio vegetale, ma per il momento non esistono prove scientifiche che ne confermino l'efficacia.
Grazie alla presenza di acidi cannabinoidi non psicoattivi e di altri composti fitochimici, le radici di cannabis attirano l'interesse della comunità scientifica, e potrebbero rappresentare un ottimo ingrediente da aggiungere ad integratori e vitamine. Alcuni studi indipendenti, come questo articolo del 2012, dimostrano che gli acidi cannabinoidi possono modulare la risposta immunitaria ed alleviare i disturbi gastrici.
STORIA DELLE RADICI DELLA CANNABIS
Gli esseri umani utilizzano le radici di cannabis da migliaia di anni. Il primo utilizzo documentato risale al 2700 a.C., nell'antica Cina. A quei tempi, le radici venivano utilizzate dalle donne durante il travaglio per agevolare il parto.
Successivamente, molte persone hanno utilizzato le radici di cannabis per gli scopi più disparati. Nel 1542, il medico tedesco Leonhart Fuchs documentò l'utilizzo delle radici di cannabis per alleviare strappi muscolari e dolori articolari.
COME UTILIZZARE LE RADICI DI CANNABIS
Conoscere i benefici e la storia delle radici di cannabis è utile, ma come utilizzare concretamente questa specifica porzione della pianta? In epoca moderna, le radici rappresentano un ingrediente chiave per la realizzazione di tè e creme per uso esterno, ma possono essere utilizzate in diverse altre preparazioni.
Ad ogni modo, dopo aver estratto le radici dal terreno, occorre seguire un'apposita procedura prima di utilizzarle. Di seguito indichiamo i passaggi da compiere.
- Pulizia
Le radici restano immerse nel terreno per parecchio tempo, quindi saranno inevitabilmente ricoperte di terra e sporcizia. Per pulirle, potete lavarle con semplice acqua a temperatura ambiente. Eliminate lo sporco più ostinato con una spazzola morbida. Procedete con cautela per evitare di danneggiare le radici.
- Essiccazione
Dopo averle pulite accuratamente, lasciate essiccare le radici in un luogo buio e fresco per almeno 48 ore. Una volta essiccate, saranno pronte per essere utilizzate.
SCEGLIETE IL METODO DI PREPARAZIONE
Avete a disposizione due alternative. Potete seguire il metodo del decotto, ovvero far bollire le radici fino ad ottenere un concentrato, oppure potete tritare le radici essiccate. Entrambe le soluzioni sono valide, pertanto scegliete quella più adatta in base alle vostre esigenze.
Che abbiate deciso di realizzare un concentrato o una polvere con le radici di cannabis, di seguito vi offriamo alcuni suggerimenti su come utilizzare le due formulazioni.
PREPARARE UN TÈ
Il tè è uno dei metodi più antichi e semplici per consumare le radici di cannabis. Fate bollire le radici, precedentemente lavate e pulite, e dopo qualche minuto potrete sorseggiare il vostro tè. Il sapore è leggermente amaro, quindi consigliamo aggiungere un po' di latte per renderlo più gradevole.
CREARE UNA TINTURA
In questa procedura, il concentrato ottenuto dalle radici di cannabis viene mescolato ad una base liquida, come alcol o aceto di mele. Si ottiene così una tintura, che può essere facilmente somministrata con il contagocce.
Assumetela come fareste con l'olio di CBD: versate un paio di gocce sotto la lingua e attendete 10 secondi prima di deglutire. Anche se questo metodo può sembrare obsoleto, negli ultimi anni la popolarità delle tinture è aumentata notevolmente.
REALIZZARE BALSAMI/CREME CON RADICI DI CANNABIS
Creare un balsamo o una crema a base di radici di cannabis è semplicissimo. Potete utilizzare il concentrato in forma isolata, oppure combinarne una piccola quantità con olio (ad esempio di jojoba o di cocco). In questo modo la crema ottenuta verrà assorbita più facilmente dalla pelle.
Questi sono solo alcuni dei tanti utilizzi delle radici di cannabis. L'unico limite è l'immaginazione. Man mano che la ricerca scientifica sulle radici di cannabis evolve, è probabile che in futuro verranno scoperte ulteriori applicazioni.
- (n.d.). - https://onlinelibrary.wiley.com