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Miti e verità sull’ayahuasca: Distinguiamo la realtà dalla finzione
4 min

Miti e verità sull’ayahuasca: Distinguiamo la realtà dalla finzione

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L’ayahuasca, la potente e quasi mitica bevanda a base di DMT proveniente dall’Amazzonia, ha suscitato ammirazione, ma anche molti pregiudizi. In questo articolo facciamo chiarezza ed analizziamo la verità che si nasconde dietro i miti.

L’ayahuasca è una potente bevanda psichedelica originaria delle giungle del Sud America. A causa della sua reputazione mistica, esiste molta disinformazione su questa miscela.

Questo articolo cerca di fare chiarezza e di offrire una comprensione più chiara dell’ayahuasca. Sfateremo i miti più comuni, descriveremo i veri effetti di questa potente bevanda e spiegheremo come usarla con consapevolezza e rispetto.

Cos’è l’ayahuasca?

Cos’è l’ayahuasca?

L’ayahuasca è una bevanda psicoattiva usata da secoli dalle comunità indigene dell’Amazzonia. È essenzialmente la combinazione di due piante: la rampicante Banisteriopsis caapi e l’arbusto Psychotria viridis. Insieme, danno vita ad una reazione chimica che rende la DMT (N,N-dimetiltriptammina) psicoattiva per via orale.

Tradizionalmente, gli sciamani usano l’ayahuasca per la guarigione, la guida spirituale e la connessione con mondi non ordinari. Queste cerimonie prevedono spesso canti, rituali ed una rigorosa preparazione alimentare. Negli ultimi decenni, molte persone al di fuori dell’Amazzonia hanno sperimentato l’ayahuasca alla ricerca di intuizioni mistiche, guarigione emotiva o crescita personale.

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Molti centri di ritiri offrono oggi esperienze guidate, molte delle quali sono definite terapeutiche. Le prime ricerche suggeriscono possibili benefici per la salute mentale, ma dobbiamo evitare di considerare l’ayahuasca come una cura o un trattamento medico. È una sostanza potente, con rischi reali e radici culturali complesse. Inoltre, la sua capacità di guarire o danneggiare dipende tanto dal contesto in cui viene assunta quanto dalla sostanza stessa.

Miti e verità sull’ayahuasca: Distinguiamo la realtà dalla finzione

Miti e verità sull’ayahuasca: Distinguiamo la realtà dalla finzione

Analizziamo ora i cinque miti più comuni sull’ayahuasca.

Mito 1: L’ayahuasca è una droga ricreativa

Realtà: L’ayahuasca provoca un’esperienza profonda e travolgente.

A differenza delle sostanze ricreative usate per divertimento od evasione, l’ayahuasca induce esperienze intense ed impegnative. Anziché fuggire dalla vostra coscienza, vi ritroverete faccia a faccia con voi stessi, in ogni minimo dettaglio. Molte persone vomitano, piangono o affrontano traumi repressi durante le cerimonie. Questo infuso non garantisce l’euforia, ma richiede presenza e spesso porta disagio prima dell’illuminazione.

Le culture tradizionali trattano l’ayahuasca come una medicina sacra. La usano per diagnosi, divinazione e connessione spirituale. Non la usano come intrattenimento. I centri di meditazione che onorano queste tradizioni offrono ambienti sicuri e di supporto che aiutano le persone a vivere l’esperienza in modo consapevole.

Detto questo, potete godervi un’esperienza con l’ayahuasca in vari modi, ma non è divertente come altre sostanze. Se vi aspettate solo un’esperienza divertente, potreste avere delle sorprese.

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Mito 2: L’ayahuasca è completamente sicura per tutti

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Realtà: L’ayahuasca non è sicura per tutti. Se usata in modo irresponsabile, può causare gravi danni.

La combinazione di DMT ed IMAO (inibitori delle monoamino ossidasi) agisce sull’organismo in modi complessi. Per le persone con problemi cardiaci, schizofrenia o che assumono determinati farmaci (in particolare gli SSRI, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), i rischi aumentano notevolmente.

In casi rari, ma reali, l’ayahuasca ha causato ricoveri ospedalieri e persino la morte. Gli IMAO possono essere piuttosto pericolosi perché inibiscono alcuni enzimi che aiutano il nostro organismo a scomporre alcune sostanze, rendendo potenzialmente pericolosi alimenti o farmaci altrimenti innocui.

Non tutti gli organizzatori di cerimonie spirituali sottopongono i partecipanti a screening approfonditi, aumentando così i rischi di questa esperienza. I facilitatori etici (o guide etiche) chiedono sempre informazioni sulla storia clinica, sulla salute mentale e sui farmaci che si stanno assumendo. A seconda dei risultati, possono sconsigliare ad alcune persone di partecipare.

Se state considerando di assumere l’ayahuasca, prendete sul serio queste precauzioni.

Mito 3: L’ayahuasca porta sempre ad esperienze che cambiano la vita

Realtà: Alcune persone ottengono profonde intuizioni, altre ne sono confuse, travolte o deluse.

L’ayahuasca può catalizzare una profonda trasformazione, ma non la garantisce. Potreste avere visioni, cambiamenti emotivi o un senso di connessione cosmica, oppure potreste provare paura, nausea o disorientamento senza risultati significanti.

Ciò che potete ottenere dall’esperienza dipende dalla vostra mentalità, dalla preparazione, dalle condizioni fisiche e dal vostro sistema di supporto. Ancora più importante, ciò che farete dopo la cerimonia è di grande importanza. L’integrazione (il processo di dare un senso a questa esperienza nella vita quotidiana) spesso determina la possibilità che le intuizioni portino a cambiamenti che durano nel tempo.

L’ayahuasca può aprire una porta, ma bisogna comunque attraversarla. Molti credono che le sostanze psichedeliche siano trasformative per definizione. La verità è che possono aiutare, ma tutto dipende dal contesto in cui vengono usate. Le esperienze psichedeliche nel contesto sbagliato possono risultare estremamente destabilizzanti e possono confondere gli individui o turbarli emotivamente.

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Mito 4: L’ayahuasca è illegale ovunque

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Realtà: Lo status giuridico dell’ayahuasca varia e rimane ambiguo in molti Paesi.

In Brasile e Perù, l’ayahuasca può essere usata legalmente in contesti religiosi o tradizionali. Negli Stati Uniti, i tribunali hanno concesso a specifici gruppi religiosi il diritto di utilizzarla. Nella maggior parte dell’Europa, Regno Unito incluso, il DMT è una sostanza controllata. Di conseguenza, l’ayahuasca è tecnicamente illegale.

Tuttavia, l’applicazione delle leggi non è uniforme ed alcuni centri spirituali operano in zone grigie dal punto di vista legale. Se avete intenzione di partecipare ad una cerimonia, verificate le leggi locali ed il loro rispetto da parte degli organizzatori. Strutture come l’ICEERS forniscono assistenza legale ed informazioni aggiornate per i diversi Paesi.

Non date per scontata la legalità dell’ayahuasca. Fate le vostre ricerche in modo da essere pienamente consapevoli in anticipo. L’ultima cosa di cui vorreste preoccuparvi durante la vostra esperienza è la possibilità di avere problemi con la legge.

Mito 5: L’ayahuasca è una cura per i disturbi mentali

Realtà: Nessuna autorità medica riconosce l’ayahuasca come trattamento per le malattie mentali.

Alcuni ricercatori hanno studiato il potenziale dell’ayahuasca nel ridurre i sintomi di depressione, stress post-traumatico e dipendenze. I risultati sono promettenti, ma sono ancora agli stadi iniziali e nessun governo od istituto medico ha approvato questa bevanda come trattamento (Palhano-Fontes et al., 2019).

Molte persone riferiscono di aver ottenuto una guarigione emotiva grazie all’ayahuasca. Altri sperimentano invece un peggioramento dell’ansia, della confusione o della destabilizzazione. Negli individui vulnerabili, i suoi intensi effetti sulla psiche possono scatenare od aggravare problemi di salute mentale.

I facilitatori etici non promettono mai cure. Piuttosto, presentano l’ayahuasca come uno strumento che potrebbe supportare la crescita se usato responsabilmente e solo come parte di un quadro terapeutico o spirituale più ampio.

Ayahuasca: Un approccio consapevole per conoscerla davvero

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L’ayahuasca non è una cura miracolosa, una droga alla moda o una scorciatoia spirituale. È una potente sostanza psichedelica usata da tempo come bevanda sacra, con radici profonde nella tradizione indigena, dotata di un potere immenso se avvicinata con rispetto, attenzione ed umiltà.

Se state pensando di provare l’ayahuasca:

  • Studiate: Scoprite le piante, la cultura ed i rischi.
  • Scegliete l’ambiente giusto: Cercate facilitatori qualificati, protocolli medici chiari e solidi valori etici.
  • Preparate corpo e mente: Seguite le linee guida nutrizionali e mentali raccomandate prima della cerimonia.
  • Integrate l’esperienza: Tenete un diario, riflettete, parlate con un terapeuta e concedetevi lo spazio necessario per valutare i suoi effetti.

L’ayahuasca può aiutare le persone a vedere sé stesse ed il mondo da nuove prospettive, ma richiede un approccio consapevole e responsabile. Rispettatela, onorate le sue origini e ricordate: le visioni sono solo l’inizio del cammino.

Max Sargent
Max Sargent
Max scrive da oltre un decennio e negli ultimi anni si è dedicato al giornalismo sulla cannabis e la psichedelia. Scrivendo per aziende come Zamnesia, Royal Queen Seeds, Cannaconnection, Gorilla Seeds, MushMagic ed altre, ha acquisito ampia esperienza in questo settore.
Fonti
  • Fernanda Palhano-Fontes, Dayanna Barreto, Heloisa Onias, Katia C. Andrade, Morgana M. Novaes, Jessica A. Pessoa, Sergio A. Mota-Rolim, Flávia L. Osório, Rafael Sanches, Rafael G. dos Santos, Luís Fernando Tófoli, Gabriela de Oliveira Silveira, & Mauricio Yon. (2019, March). Rapid antidepressant effects of the psychedelic ayahuasca in treatment-resistant depression: a randomized placebo-controlled trial - https://www.cambridge.org
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