Che Cosa Sono I Semi Di Cannabis Autofiorenti?

SEMI DI CANNABIS AUTOFIORENTI

Miguel Antonio Ordoñez
Miguel Antonio Ordoñez
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Anche se hanno attirato solo di recente l'attenzione del pubblico, i semi di cannabis autofiorenti sono diventati estremamente popolari. Continuate a leggere per imparare tutto sui semi di cannabis autofiorenti.

Oggigiorno, quasi tutte le seedbank offrono semi di cannabis autofiorenti insieme alle loro controparti fotoperiodiche. Ma non si tratta solo di una novità. Se ne possono trovare delle varietà più diverse e con le genetiche più apprezzate dai coltivatori hobbistici. Ma cosa sono realmente i semi di cannabis autofiorenti? Perché sono diversi dagli altri tipi di semi di cannabis? Cosa li ha resi così popolari? Diamo un'occhiata a tutti questi punti!

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Cos’è la Cannabis Autofiorente?

Cos’è la Cannabis Autofiorente?

La cannabis autofiorente si distingue per la sua capacità di fiorire indipendentemente dal programma d’illuminazione. In altre parole, non segue il naturale mutamento delle stagioni, ma fiorisce in base all’età. Questo aspetto la differenzia dalla cannabis fotoperiodica, che richiede invece il passaggio ad un ciclo di luce di 12/12 (ore) per iniziare a produrre fiori. Questa caratteristica è molto vantaggiosa per i coltivatori, poiché possono mantenere le loro autofiorenti sotto un ciclo di luce costante fino al giorno del raccolto.

Un’altra caratteristica unica delle autofiorenti è la loro dimensione compatta. Siccome tendono a non superare i 50–100cm d’altezza, sono perfette per la coltivazione indoor in piccoli spazi. Inoltre, le autofiorenti crescono anche molto rapidamente e, spesso, sono pronte per essere raccolte dopo appena 70 giorni dalla semina.

Storia della Cannabis Autofiorente

Storia della Cannabis Autofiorente

Se vi state chiedendo chi dovete ringraziare, date un'occhiata alla Cannabis ruderalis! È una (sotto)specie selvatica che cresce normalmente in Siberia e in altre regioni del mondo caratterizzate da un clima analogo. Sebbene tutti conoscano la Cannabis indica e sativa, questo terzo membro della “band” è meno conosciuto a causa delle sue piccole dimensioni e delle rese inferiori. Nonostante ciò, possiede una particolare genetica che consente alle piante di crescere rapidamente e indipendentemente dal ciclo di luce. Anche nelle regioni più vicine all'artico, dove in alcuni periodi dell'anno il sole non tramonta mai, può prosperare.

Desiderosi di poter aggiungere tutte queste caratteristiche alle varietà fotoperiodiche, i coltivatori iniziarono a sperimentare la genetica ruderalis all'inizio degli anni ’70. E con loro immensa gioia, scoprirono che le varietà normali incrociate con la ruderalis riuscivano a mantenere la maggior parte del loro THC e della loro produttività, ma acquisendo la capacità autofiorente e crescendo più rapidamente che mai.

Sebbene il viaggio per ottenere la giusta formula genetica sia stato lungo e tortuoso, le autofiorenti di oggi possono facilmente competere con le varietà fotoperiodiche. In alcuni casi, possono addirittura superarle in potenza e sapori. Inoltre, crescono alla velocità della luce consentendo molti più raccolti all'anno. Non sorprende quindi che dopo pochi anni siano diventati tra i semi di cannabis più diffusi nelle grow room di tutto il mondo.

Come Vengono Fatti i Semi di Cannabis Autofiorenti?

Come Vengono Fatti i Semi di Cannabis Autofiorenti?

Alla luce di quanto detto finora, alcuni di voi potrebbero chiedersi come sia possibile autoprodursi qualche seme autofiorente. Ebbene, ci sono due opzioni tra cui scegliere.

Metodo #1 Ibridazione da Varietà Autofiorenti

I semi autofiorenti possono essere ottenuti da qualsiasi varietà di cannabis autofiorente (con una forte predominanza genetica ruderalis). A tale scopo, dovrete usare semi regolari (e non femminizzati), poiché ciò garantisce una quantità più o meno uguale di piante di sesso maschile e femminile. Perché è necessario questo equilibrio? Ebbene, a differenza della cannabis “normale”, che viene normalmente coltivata con l'unico obiettivo di ottenere le cime, avrete bisogno dei maschi per impollinare le piante femmina ed ottenere nuovi semi autofiorenti. Lasciatele crescere una accanto all'altra ed otterrete molti semi al momento del raccolto.

Metodo #2 Incrociare Varietà Fotoperiodiche con Ruderalis

Creare la propria varietà richiederà un po' di sforzi e pazienza, ma è un lavoro altamente gratificante! Creare versioni autofiorenti di varietà fotoperiodiche attraverso l'ibridazione è la migliore strada da percorrere. La prima generazione di questo incrocio molto probabilmente non mostrerà ancora le caratteristiche autofiorenti. Tuttavia, la seconda generazione inizierà a manifestare il gene autofiorente, che passerà poi alle successive generazioni. Dato che c'è una probabilità del 50% che il gene venga trasmesso (e sia la pianta maschio che quella femmina hanno bisogno di questo gene), si avrà una probabilità del 25% di avere delle autofiorenti nella generazione successiva.

Perfezionare la Vostra Varietà di Cannabis: Ibridazione Selettiva & Reincrocio

Se volete ottenere dei semi più specializzati, vi suggeriamo di provare l'ibridazione selettiva intenzionale. Si tratta di selezionare i migliori esemplari in base a criteri come sapore, potenza e resa, separare le piante scelte dalle altre e impollinarle in un ambiente controllato, come un armadio o una stanza di coltivazione separata. Potrebbero essere necessarie diverse generazioni per ottenere buoni risultati, ma è comunque un modo sicuro per ottenere una varietà di qualità.

Il reincrocio, in questo contesto, è la parte in cui si incrociano i migliori risultati dell'incrocio appena menzionato e la prole viene poi incrociata nuovamente con la varietà fotoperiodica originale. Per ogni nuova generazione, nella prole si manifesteranno sempre più tratti tra quelli desiderati. Continuate con il reincrocio fino alla terza generazione, normalmente destinata a produrre il 100% di autofiorenti.

Pro e Contro dei Semi Autofiorenti

Pro e Contro dei Semi Autofiorenti

Le autofiorenti, come qualsiasi altra varietà, hanno i loro pro e contro. Cos'è meglio per voi dipenderà da vari fattori, come l'ambiente di coltivazione, le aspettative personali e le preferenze. Diamo un'occhiata ai pro e ai contro dei semi di cannabis autofiorenti:

Pro:

  • Crescono bene anche quando le condizioni sono meno favorevoli. Spesso mostrano di essere molto resistenti al freddo e alle variazioni di temperatura. In genere, sono resistenti alla muffa, il che le rende ideali per la coltivazione outdoor in regioni con climi più freddi ed umidi.

  • I loro tempi di crescita sono molto affidabili. Le autofiorenti crescono per 3–4 settimane in fase vegetativa prima di iniziare a fiorire automaticamente. Ciò semplifica la pianificazione delle colture, poiché saprete quando piantare e raccogliere.

  • Hanno un ciclo di vita più breve rispetto alle piante fotoperiodiche, il che significa che sono pronte per essere raccolte molto prima. Allo stesso modo, le autofiorenti possono produrre più raccolti in una singola stagione colturale se vengono piantate a distanza di alcune settimane.

  • Essendo più piccole, le piante si adattano a spazi limitati (piccoli armadi, balconi, terrazzi, ecc.) e sono perfette per le micro-colture. Sono anche ideali per i coltivatori outdoor più discreti.

  • Non hanno bisogno di così tanti fertilizzanti come le grandi piante fotoperiodiche femminizzate, il che vi farà risparmiare un po' di soldi.

  • Non è necessario cambiare i cicli di luce, un aspetto molto interessante per i coltivatori principianti.

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Contro:

  • Le rese sono normalmente inferiori rispetto a quelle delle varietà fotoperiodiche.

  • Le autofiorenti di solito hanno un contenuto di THC inferiore rispetto alle varietà fotoperiodiche.

  • La crescita delle autofiorenti non può essere manipolata così facilmente, poiché hanno un margine di tempo di appena 2 settimane per essere sottoposte al “training”. Di conseguenza, non sono adatte alle tecniche di training ad alto stress (potature, Fimming, cimatura, ecc.). Tuttavia, rispondono bene al Low Stress Training, ma dev'essere sempre applicato con estrema attenzione.

  • Le autofiorenti non possono essere clonate.

  • Le autofiorenti richiedono più ore di luce per dare risultati ottimali, il che potrebbe aumentare le bollette della luce.

Aspetti da Considerare Quando si Coltiva Cannabis con i Semi Autofiorenti

Aspetti da Considerare Quando si Coltiva Cannabis con i Semi Autofiorenti

A causa delle loro caratteristiche distintive, le autofiorenti hanno esigenze di crescita diverse rispetto alle piante di cannabis fotoperiodiche femminizzate. Ecco alcuni suggerimenti per assicurarvi di dare loro la migliore ripresa possibile:

  • Scegliete una varietà con un periodo di crescita vegetativa e di fioritura che si sincronizzi con i tempi da voi desiderati. Dopotutto, le autofiorenti fioriscono automaticamente e non potrete controllare per quanto tempo rimarranno in fase vegetativa. In altre parole, una volta piantato il seme, la pianta sarà pronta per essere raccolta nei tempi esatti previsti dal produttore (che di solito si aggirano intorno ai 70 giorni circa), qualunque cosa accada. Tenetelo a mente quando inizierete la vostra coltura.

  • Concimate poco! Le autofiorenti hanno bisogno di molte meno sostanze nutritive rispetto alle grandi piante fotoperiodiche femminizzate. Ciò significa che non dovrete seguire alla lettera le normali istruzioni per la concimazione, ma dovrete apportare un 50%, o anche un 25%, delle quantità di fertilizzante consigliate.

  • Non trapiantate le vostre autofiorenti. Il trapianto stressa le piante e può ritardare o arrestare la crescita. Le autofiorenti non hanno il tempo di riprendersi dallo stress, per cui devono essere fatte crescere fin da subito nel loro vaso finale. Consigliamo vivamente di coltivare in vasi di tessuto, come i Vasi in Tessuto Geotessile da 11l di Zamnesia. Questi vasi in tessuto mantengono le radici sane per garantire una crescita ottimale e rendono quasi impossibili gli eccessi d'acqua.

  • Assicuratevi che il vostro spazio di coltivazione possa ospitare l'altezza finale delle piante, poiché non avrete la possibilità di potare o manipolare la crescita dei rami. Controllate le descrizioni delle varietà per determinare la loro potenziale altezza finale.

  • Sebbene possiate far crescere le vostre autofiorenti con quasi tutti i programmi d'illuminazione (alcuni coltivatori preferiscono mantenere accese le luci 24 su 24, 7 giorni su 7), il programma di illuminazione più usato è quello da 20/4 (20 ore di luce accesa e 4 ore spenta). Ciò ottimizzerà le rese e quelle quattro ore di riposo ridurranno la bolletta della luce.

Aumentare la Produttività delle Piante Autofiorenti

Aumentare la Produttività delle Piante Autofiorenti

I raccolti delle vostre varietà autofiorenti non sono così generosi come previsto? Ecco alcuni consigli che potete seguire per stimolare la produzione di cime:

  • Non sovraconcimate! Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una concimazione più abbondante non significa cime più grandi o rese migliori. Le autofiorenti hanno radici più piccole e possono quindi essere facilmente sopraffatte da una sovraconcimazione. Se apportate troppi fertilizzanti, le piante soffriranno e potrebbero persino ammalarsi.

  • Mantenete il pH e le sostanze nutritive su livelli ottimali. Se state coltivando in terra, assicuratevi che il pH della vostra soluzione di acqua/sostanze nutritive sia compreso tra 6,0 e 7,0. E, se necessario, regolate di conseguenza.

  • Garantite 19–20 ore di luce al giorno. Riducete la distanza dalla lampada alle piante per aumentare l'intensità luminosa. Considerate una luce più potente nella vostra zona di coltivazione.

  • Evitate sempre di stressare le piante autofiorenti! Non rinvasatele mai, non applicate tecniche di training, non potate e non defogliate. Se il training dovesse essere davvero necessario, usate solo tecniche poco aggressive e non dannose come l'LST (Low Stress Training).

  • Usate un substrato di coltura arioso. Le autofiorenti preferiscono un substrato di coltura ancora più leggero ed arioso rispetto alle piante fotoperiodiche femminizzate. Se il vostro substrato è troppo compatto, le radici non potranno crescere bene. Allo stesso modo, l'umidità stagnante nel terreno a causa di uno scarso drenaggio potrà sfociare in tutta una serie di problemi. Se necessario, modificate il vostro terreno di coltura con un po' di perlite (10–15%) per ottenere le condizioni ottimali.

  • Adottate il Sea of Green (SOG) per massimizzare il vostro spazio di coltivazione. Con le loro piccole dimensioni, le autofiorenti sono perfette per le colture SOG. Ciò significa semplicemente posizionare molte piante di piccole dimensioni in una determinata area di coltivazione per massimizzare le rese produttive. Usate vasi a sezione quadrata per ottimizzare lo spazio disponibile nella vostra grow room o armadio. Questo metodo, a sua volta, compenserà le rese minori delle singole piante.

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