
Ceppi Autoctoni: Le 5 Varietà Di Cannabis Più Antiche
Le varietà autoctone sono le colonne portanti di tutte le genetiche presenti al giorno d'oggi. Esploriamo le origini di questi antichi ceppi di cannabis e le loro straordinarie caratteristiche.
Una varietà autoctona può essere definita come una varietà di Cannabis cresciuta in natura, in un ambiente selvatico, sviluppatasi all'interno di una determinata regione geografica. Nel corso dei secoli, queste varietà isolate hanno iniziato a sviluppare specifiche qualità per potersi adattare e, quindi, sopravvivere alle regioni da loro colonizzate. Queste particolari varietà prendono quasi sempre il nome dalla loro area di provenienza, termini che spesso ritroviamo come suffissi in varietà ibride da loro discendenti.
Negli anni '70 e '80, alcuni fra i più appassionati di Cannabis iniziarono a girare il mondo alla ricerca di nuove varietà autoctone, da inserire successivamente nelle proprie colture. Queste varietà sono anche soprannominate "cimeli", genetiche che con il passare degli anni si diffusero in diverse parti del mondo, come in California ed Europa.
Di recente, Arjan Roskam, il fondadore di Greenhouse Seeds, con sede in Amsterdam, sta l'attenzione di tutto il mondo per il suo progetto "Strain Hunters", i cacciatori di varietà, veri e propri documentari sui viaggi da loro intrapresi. I Strainhunters, suo collega di lavoro, viaggiano per tutto il mondo alla ricerca delle varietà autoctone, le più autentiche, per preservarne la biodiversità genetica originale, per poter successivamente creare nuove varietà ibride. La biodiversità di una varietà è molto importante nel campo della ricerca, soprattutto per la sua capacità di adattamento e di sopravvivenza negli ambienti più ostili.
Le diverse aree climatiche del nostro pianeta hanno creato varietà dagli aspetti più peculiari e dalla composizione di cannabinoidi più disparata (anche se appartenenti alla stessa famiglia e con minime differenze da un punto di vista botanico).
Le origini della Cannabis sativa
La Cannabis sativa autoctona proviene dalle zone dell'Asia, dell'Anatolia e del Nord Africa. Queste varietà tendono a diventare molto più alte (fino a 3-4 metri) e slanciate rispetto alle loro cugine Indica. Allo stesso modo, la loro distanza internodale è maggiore e la struttura dei grappoli floreali è più allungata e meno compatta, richiedendo periodi di fioritura significativamente più lunghi. Le foglie appaiono più assottigliate, con la dentellatura delle lamine fogliari molto più marcata. L'aroma dei fiori di una pianta Sativa viene spesso descritto come una fragranza fruttata e floreale. Le varietà autoctone di Cannabis sativa sono riuscite ad adattarsi a zone climatiche prossime all'equatore, caratterizzate da estati lunghe e da luce solare intensa, ma hanno perso la capacità di completare correttamente la fioritura a latitudini poco più settentrionali o meridionali di quelle d'origine. Tra le varietà di Sativa più conosciute al mondo possiamo riportare la Thai, la Acapulco Gold, la Durban Poison e la Panama Red.
Le origini della Cannabis indica
Le varietà autoctone di Cannabis indica sono originarie delle regioni montuose dell'Afghanistan, del Pakistan e dell'India. La genetica delle Indica si traduce in piante di dimensioni molto più ridotte (raggiungendo i 2 metri di altezza massima) e cespugliose, con una produzione di resina più esuberante rispetto alle cugine Sativa. Le varietà Indica completano il loro periodo di fioritura in tempi più ridotti, dimostrando un allungamento piuttosto contenuto durante la fase di fioritura. Le foglie di una Indica appaiono più tozze, presentando una dentellatura della lamina fogliare molto meno marcata. I grappoli di fiori che si sviluppano da queste piante risultano essere molto più compatti e pesanti. L'aroma sprigionato dalle cime delle varietà Indica viene spesso descritto come muschiato e terroso. Questa genetica è riuscita ad adattarsi piuttosto bene anche alle colture a latitudini più settentrionali e miti. Due delle più famose varietà Indica sono la Hindu Kush e la Afghani.
Cannabis ruderalis
La Cannabis ruderalis è una particolare varietà che ha origine nelle zone dell'Europa orientale, dell'Himalaya e della Siberia. La Cannabis ruderalis non solo è il più piccolo membro della famiglia della Cannabis, raggiungendo al massimo il metro d'altezza, ma è anche la varietà meno potente per quanto riguarda la concentrazioni di cannabinoidi. Tuttavia, la caratteristica che l'ha resa così eccezionale è la sua capacità di passare a fioritura senza dover aspettare il cambio del fotoperiodo, ovvero delle ore di luce ricevuta. Questa sua proprietà è dovuta all'adattamento forzato sviluppato in zone climatologicamente rigide, a latitudini settentrionali e meridionali estreme. In queste regioni i giorni estivi possono arrivare ad avere 20 ore di luce solare, ma la durata di questa stagione è estremamente breve. I ricercatori e coltivatori più esperti hanno sfruttato questa sua caratteristica genetica per creare le varietà autofiorenti, che oggigiorno tutti quanti conosciamo. Grazie a questa loro proprietà è possibile raccogliere le cime di una pianta dopo appena 60 giorni dalla germinazione, consentendo in questo modo di ottenere due o più raccolti per stagione, nei climi più temperati.
Le 5 Varietà Di Cannabis Più Antiche
Ora che avete compreso cosa sono le varietà di cannabis autoctone, possiamo iniziare ad analizzare nel dettaglio alcune di queste antiche piante. Il fatto interessante è che solo pochissimi di questi ceppi sono poi diventati i pilastri delle migliaia di genetiche esistenti oggi.
AFGHANI
La provenienza del ceppo Afghani è piuttosto ovvia. Questa è una delle varietà autoctone più riconoscibili. Fedele alle sue origini indica, genera uno sballo persistente ed un piacevole senso di pesantezza che inchioda il consumatore al divano. Questa sensazione si abbina perfettamente agli aromi dolci, Skunk e speziati emanati dalle cime.
I semi femminizzati Afghani e Afghani 1 sono decisamente consigliati a tutti gli appassionati di questo incantevole ceppo indica. Queste piante sono famose per le loro dimensioni ridotte e facilmente gestibili. Nonostante la bassa statura, offrono rese abbondanti. Dopo aver assaggiato le cime, dense e compatte, diventerete dei ferventi sostenitori delle Afghani per tutta la vita.
THAI
A differenza della genetica precedente, la Thai è una sativa pura. Genera uno sballo cerebrale ed energizzante. Per questo è ideale da consumare appena svegli. Inoltre, i suoi effetti sono spesso creativi e stimolanti. Se state affrontando un blocco a livello artistico, un braciere di bong carico di ganja Thai riattiverà sicuramente il vostro flusso creativo. Nel complesso, questa varietà è l'ideale per i consumatori di ganja più produttivi. Ma evitate di fumarla la sera, a meno che non abbiate intenzione di stare svegli per tutta la notte.
Abbiamo a disposizione un paio di eccellenti varietà,che discendono da questa genetica leggendaria. Thai Fantasy è molto facile da coltivare all'aperto. Grazie alla sua natura robusta e vigorosa, può sopportare anche le condizioni climatiche più avverse. AK-420 è una pianta produttiva e molto solida, perfetta per i coltivatori principianti.
NEPALESE
Il termine Nepalese in genere viene usato per indicare ogni varietà originaria della regione del Nepal, inclusa la nazione stessa e le aree circostanti. Questo particolare ambiente ha inoculato nelle piante Nepalesi aromi molto terrosi, e un leggero sapore dolce di bacche. Queste varietà sono note per i loro effetti rilassanti e confortanti, tipici delle indica. Tuttavia, il loro stile di crescita è prevalentemente sativa.
La straordinaria Nepal Jam innalza l'intero ceppo Nepalese ad un livello superiore. Si tratta di una varietà sativa al 100%. È in grado di produrre cime corpose e saporite sia indoor che all'aperto. Se state cercando una genetica con un po' più di potenza, Vision Cookies è la pianta che fa per voi. I suoi fiori racchiudono il 20% di THC e, grazie al 70% di geni indica, vi inchioderanno pesantemente al divano.
HINDU KUSH
Questo ceppo autoctono discende dalle omonime catene montuose, ed è una delle genetiche più famose del mondo. La regione dell'Hindu Kush si estende per oltre 800km tra il Pakistan e l'Afghanistan. Qui, il clima ostile ha plasmato piante vigorose, di fama mondiale. Vi basterà aspirare una boccata di ganja Hindu Kush per capire come mai questa zona è celebre per il suo pregiato hashish. L'aroma racchiude un mix di spezie e sfumature di muschio, con una fragranza inconfondibile di hashish old-school.
Le varietà Kush di solito provocano sballi fisici molto intensi, ed una sensazione di beatitudine mentale. Per i consumatori a scopo terapeutico, questa genetica rappresenta un valido aiuto contro insonnia, depressione e stress. I semi di Hindu Kush femminizzati racchiudono tutti questi effetti positivi, oltre ad un periodo di fioritura ridotto. Se amate realizzare hashish o concentrati, dovete assolutamente scegliere questi semi. Se invece cercate un ibrido adatto ad una coltivazione indoor, l'opzione migliore è la nostra Kalini Asia. Questa pianta raggiunge appena un metro di altezza. Produce cime abbondanti e di eccellente qualità. Grazie al 22% di THC, questo incrocio tra Hindu Kush e Pure Purple Afghani vi conquisterà immediatamente.
ACEH
Dalle colline dell'Aceh, una provincia indonesiana, nasce questa rara varietà autoctona, puramente sativa. Sprigiona splendidi aromi dolci e tropicali, ereditati dai suoi esotici antenati. Il suo gusto vibrante, zuccherino e terroso attiverà gli effetti psicoattivi in men che non si dica. Aceh è una varietà perfetta per contrastare i disturbi dell'umore. Infatti, il suo sballo è cerebrale e molto euforizzante. È davvero difficile avere pensieri tristi o negativi dopo aver assaggiato una boccata di pregiate cime Aceh! In questa varietà i livelli di THC risultano inferiori alla media (le cime producono circa il 10% di THC). Tuttavia, l'effetto è descritto come intenso ed energetico.
Come gran parte delle varietà autoctone, anche Aceh dimostra di possedere un notevole grado di flessibilità. Gli esemplari sono riusciti ad adattarsi al clima caldo e umido di questa regione. Pertanto, i ceppi derivanti da questa genetica possono essere raccolti dopo meno di 10 settimane di fioritura!
È tutto! Ci auguriamo di avervi fornito qualche nozione in più sulle varietà autoctone, e su queste 5 splendide genetiche in particolare.
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