Tutto Quello Che C'è Da Sapere Sulla Peganum Harmala

Più comunemente conosciuta come ruta selvatica o ruta siriana, la Peganum harmala L. è una pianta perenne che produce fiori con sapori ed odori piuttosto sgradevoli. Ma sebbene possa sembrare poco attraente, questa specie erbacea ha un asso nella manica. Scopri tutto quello che c'è da sapere su questa pianta secolare, come la sua potenziale capacità di migliorare la nostra vita quotidiana.

Cos'è la Peganum harmala?

Il segreto della Peganum harmala si cela nei suoi semi, nella corteccia e nelle radici, dove sono contenute diverse miscele di alcaloidi, in particolare due inibitori delle monoamminossidasi (IMAO): armina e armalina. Questa particolare classe di composti inibisce il rilascio di alcuni enzimi nel corpo e viene clinicamente utilizzata per trattare diversi disturbi legati all'umore.

È interessante notare che la ruta selvatica fiorisce solo una volta all'anno prima di morire durante l'inverno, per poi ricrescere la primavera successiva dalle radici interrate. Il problema, però, è che questa specie non solo è considerata invasiva ma anche velenosa per il bestiame. Pertanto, molti Paesi, tra cui America e Cina, hanno adottato normative severe e i proprietari terrieri devono agire rapidamente per rimuovere eventuali infestazioni di questa pianta.

La storia della Peganum harmala

Le prime testimonianze sulla Peganum harmala risalgono ad almeno 7000 anni fa, quando furono rinvenute alcune tazze in clorite legate all'antica cultura mesopotamica Jiroft e raffiguranti una pianta chiamata “harmel”. Questa cultura della prima età del bronzo si era stabilizzata nella provincia dell'attuale Iran, il che potrebbe avere senso considerando che la pianta è piuttosto esigente riguardo alle sue condizioni di crescita. La Peganum harmala preferisce il clima temperato desertico e cresce bene solo su terreni asciutti ricchi di minerali.

Tuttavia, questa sua esclusività contribuì alla diffusione in aree come Iran, Turchia e Marocco, dove la pianta e i suoi semi vengono ampiamente usati nelle preparazioni popolari. La natura leggermente allucinogena di questa pianta diede alla ruta selvatica una reputazione “magica”, soprattutto nelle prime culture persiane che ancora non comprendevano la complessa struttura chimica della pianta.

Potenziali benefici della Peganum harmala

Con una lunga storia alle spalle, non passò molto tempo prima che gli scienziati iniziassero ad osservare la ruta siriana al microscopio. Desiderosi di comprenderne le proprietà farmacologiche, scoprirono presto che quasi tutte le parti della pianta contengono alcaloidi (potenti composti chimici che possono avere varie applicazioni).

• Peganum harmala e il sistema nervoso: Un recente studio ha cercato di esaminare il legame tra i diversi alcaloidi chiave presenti nella Peganum harmala e l'attivazione dei recettori della dopamina (Pratama et al., 2021).

Questi recettori non solo influenzano le nostre emozioni, il movimento e i sistemi di ricompensa intrinseci, ma sono anche implicati in varie malattie neurologiche. È interessante notare che i ricercatori hanno scoperto che gli alcaloidi dipegina, armalanina e armalacina avrebbero le proprietà più interessanti, poiché tutti e tre agiscono come antagonisti della dopamina.

• Peganum harmala ed il sistema immunitario: Un altro articolo cercò di determinare la connessione tra l'uso della ruta siriana nelle pratiche popolari e le sue potenziali applicazioni cliniche moderne (Abbas et al., 2021).

Dopo aver studiato attentamente la composizione chimica dei principali costituenti di questa pianta, l'articolo ha ipotizzato che “gli estratti di P. harmala mostrano significative attività antiossidanti ed antinfiammatorie”, aggiungendo che “sono necessari studi più dettagliati per chiarire i possibili meccanismi d'azione”.

Come usare la Peganum harmala

Sebbene la reale efficacia terapeutica della Peganum Harmala sia ancora oggetto di studio, non c'è dubbio che questa pianta venga consumata in molteplici modi. Sia sotto forma di estratti (di solito capsule) che di semi crudi o macinati in polvere, ci sono diversi modi per sperimentare le proprietà di questa antica pianta capace di alterare la nostra mente.

Per chi non lo sapesse, le capsule sono l’opzione più pratica. A condizione che vengano acquistate da un venditore affidabile, consentono di dosare con estrema precisione le quantità di Peganum harmala da assumere. L'ingestione dei semi crudi è indubbiamente un approccio autentico, ma consigliamo di procedere con estrema cautela. A breve tratteremo gli effetti collaterali di questa pianta, ma una dose eccessiva di ruta siriana può causare nausea, vomito e confusione.

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Dosaggio della Peganum harmala

Purtroppo, mancano informazioni specifiche sul dosaggio della Peganum harmala. Sebbene gli scienziati siano a conoscenza delle sue potenziali interazioni benefiche, non comprendiamo appieno il suo meccanismo d'azione, il che limita la capacità di specificare un dosaggio universale. Spetta all'individuo decidere la dose ottimale. Tuttavia, date le proprietà allucinogene della pianta, è meglio procedere con cautela.

Possibili rischi della Peganum harmala

Come succede con molte sostanze naturali, gli alcaloidi contenuti nella Peganum harmala hanno il potenziale di causare una vasta gamma di effetti collaterali. Questi ultimi sembrano essere dose-dipendenti (maggiore sarà la dose, maggiori saranno i rischi), ma dovresti sempre adottare un approccio cauto con la ruta siriana, indipendentemente dalla dose. I possibili effetti collaterali includono:

• Nausea
• Vomito
• Confusione
• Tremori
• Bassa pressione sanguigna

Bisogna anche considerare i sapori e gli odori. Nel suo habitat naturale, questa pianta dispone di un'ottima difesa contro gli animali che pascolano nelle sue vicinanze, ma in casa può rendere la preparazione ed il consumo ancora più complicati, tanto che molti descrivono disgustoso il suo odore!

Peganum harmala: Semi magici con molte proprietà da scoprire

Non si può negare la magica reputazione della Peganum harmala, maturata in secoli di usi olistici. Dalla sua influenza sull'antica cultura persiana alla sua applicazione in contesti clinici moderni, questa pianta continua a mostrare il suo potenziale. A condizione che tu riesca a sopportare i suoi sgradevoli sapori ed odori, i semi contengono grandi quantità di potenti alcaloidi che possono influenzare la mente ed il corpo in modi eccitanti ed inebrianti.

Luke Sholl

Da oltre dieci anni, Luke Sholl scrive articoli sulla cannabis, sulle potenziali proprietà benefiche dei cannabinoidi e sull'influenza positiva della natura. Lavorando su numerosi testi incentrati sui cannabinoidi, pubblica un'ampia varietà di contenuti digitali, supportati da una forte conoscenza tecnica e da ricerche approfondite.

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