Insetti Che Aiuteranno La Cannabis A Crescere Meglio

Insetti & Organismi Benefici

Adam Parsons
Adam Parsons

I coltivatori di cannabis tendono a reagire sempre con estrema fermezza al primo avvistamento di insetti e organismi all'interno di una coltura. Tuttavia, alcuni insetti presenti nelle piantagioni di cannabis possono lottare in prima linea nella difesa delle piante. Inoltre, ci sono anche alcuni animali a quattro zampe che possono essere straordinari guerrieri.

Il trucco è distinguere i nemici dagli amici e tenere sempre nelle vicinanze i potenziali alleati. Esistono predatori naturali, come le coccinelle, che possono lottare efficacemente contro le potenziali minacce. Possono essere reclutati per mangiare alcuni dei più comuni parassiti invasivi come afidi, tripidi e mosca bianca.

Reduvidi (Cimici Assassine)

Reduvidi (Cimici Assassine)

I Reduvidi sono piccoli insetti piatti con un lungo e mobile capo, che può essere ripiegato sotto il suo corpo. La sua principale caratteristica sono gli occhi rossi. Il Reduvide più comune è di color marrone-nero con riflessi più chiari nella parte alare. Le femmine hanno una dimensione di circa 3 mm, mentre i maschi sono leggermente più piccoli.

Esistono diverse specie di 'cimici', ma una delle più interessanti è sicuramente la 'cimice assassina'. Queste vengono a loro volta suddivise in innumerevoli specie, ma quella che a noi interessa di più è quella Orius.

Quando pensiamo di usare in un trattamento la specie Orius, dobbiamo essere consapevoli che è sensibile a vari prodotti chimici fitosanitari. Per cui, ad esempio, non bisognerebbe mai applicare Nomolt (teflubenzuron) o Armire (imidacloprid), per non devastare un'intera popolazione di Orius.

Crisopidi (Mosche Crisope) 

Crisopidi

Il corpo dei Crisopidi è sottile ed allungato, con sfumature di colore che vanno dal verde al giallo-verde. I Crisopidi assomigliano ad una piccola zanzara, ma le ali sono più grandi e arrotondate, dove si possono notare chiaramente le sottili venature. In fase di riposo, sono ripiegate a tetto, lungo il dorso, mentre in volo brillano con una lucentezza perlacea. Non si può certo considerare un volatore veloce ed agile, infatti basta un po' di vento per sbilanciarlo. Le quattro ali hanno la stessa forma e possono muoversi indipendentemente l'una dall'altra. I Crisopidi sono vulnerabili: le ali possono essere facilmente danneggiate, impedendo così la capacità di volare sulle piante di cui si nutre.

  • Prevenzione ed alimentazione

I Crisopidi si suddividono in diverse specie e dimensioni, tra i quali ricordiamo il Crisopide marrone (Micromus variegatus), il meno comune. Il Crisopide verde invece si trova in tutto il mondo, eccezion fatta per Australia e Antartide.

I Crisopidi sono alquanto utili, essendo ghiotti di enormi quantità di afidi, specialmente quando sono allo stato larvale. L'Imago (stato adulto) si nutre principalmente delle secrezioni degli afidi (melata) e del polline. Anche le femmine mangiano afidi, soprattutto prima di deporre le uova. Le larve dei Crisopidi assomigliano alle larve di coccinella e si alimentano esclusivamente di afidi, che mangiano con estrema voracità.

Gli afidi non vengono realmente mangiati, ma 'succhiati', esattamente come il ragnetto rosso e la mosca bianca, altri due parassiti delle piante. In coltivazioni in serra i Crisopidi vengono largamente impiegati per ripulire infestazioni di afidi. Una singola larva può divorare fino a 50 afidi al giorno.

  • Sviluppo

Le uova vengono deposte in mezzo a colonie di afidi, e sono sostenute da lunghi steli. Questi steli servono a mantenere le uova lontano dalle formiche, dato che sono protette da un sottile velo di melata. La larva ha una forma allargata, assomiglia ad un bruco, di color marrone ed irregolare, tre paia di piccole zampe e mandibole allungate e a tenaglia (come ganasce).

Alcune specie di larve di Crisopidi si mimetizzano in mezzo alle piante o agli afidi morti, per nascondersi dalle formiche. Dopo un certo periodo la larva passa allo stato di pupa, sviluppando un bozzolo nella vegetazione. Si hanno due generazioni all'anno ed in inverno l'Imago va in letargo, spesso all'interno di case. Durante questo periodo di riposo il Crisopide diventa marrone, ma in primavera torna nuovamente ad essere di color verde.

Coccinelle

Coccinelle

La coccinella è un coleottero, di solito rosso o giallo con macchie nere. Hanno una forma ovale, quasi rotonda. Gran parte della testa e del torace sono coperte dal carapace, e il retro del corpo è coperto dalle due elitre (le ali anteriori indurite). Le coccinelle si radunano con altre coccinelle. Se sono minacciate, si limitano a cadere immobili e rifiutano di muoversi completamente. Possono anche produrre una escescenza gialla e fluida dal sapore ed odore molto amaro. Questo liquido non è velenoso, ma ha tutta l'aria di esserlo.

  • Utilità per la cannabis

La coccinalla è un compagno benvenuto nel mondo dell'agricoltura. La ragione è evidente: sono avide divoratrici di afidi. Una coccinella può mangiare fino a 500 afidi in un solo giorno. In più, non hanno alcuna fretta di muoversi, finché ci sono ancora afidi da mangiare (a meno che non le scacciate volontariamente). Se vedete una coccinella, lasciatela in pace! Prendete nota, però, che le coccinelle gialle non sono viste altrettanto positivamente. Si tratta della variante gialla con puntini neri. Queste non si nutrono di afidi, ma di muffe. Anche se le muffe sono infestanti della cannabis, le coccinelle gialle non sono di grande aiuto, anzi, aiutano a diffondere la malattia.

  • Protette

Anche se molto desiderabili, va notato che le coccinelle sono una specie protetta in Belgio. Quindi le persone non sono autorizzate a catturarle, ucciderle, raccoglierle, venderle, trasportarle, imprigionarle o disturbarle. In altre parole, non potete fare nulla con o ad esse. Le informazioni precedenti quindi sono da intendersi solo per gli stati in cui le coccinelle non siano una specie protetta.

Acaro Predatore

Acaro Predatore

Il ragnetto rosso è un acaro nocivo che causa, senza pietà, seri danni alle piante sia in indoor che in outdoor. Un clima caldo e secco è ideale per lo sviluppo ed il diffondersi di un esercito di ragnetti. Da molti anni la loro presenza viene contrastata, con successo, dall'acaro predatore Phytoseiulus persimilis.

  • Biologia

L'acaro predatore Phytoseiulus persimilis è originario del Cile, ma si è diffuso su tutto il pianeta grazie all'azione (cosciente o incosciente) dell'uomo. Un acaro predatore Phytoseiulus è grande all'incirca come il ragnetto rosso di serra, ma è di colore rosso-marrone, ha le zampe leggermente più lunghe ed è molto più mobile. La popolazione femminile, normalmente, è quattro volte superiore a quella maschile.

La femmina depone le proprie uova in prossimità, se non all'interno, di una colonia di ragnetti rossi. Queste uova si distinguono da quelle del ragnetto per la loro forma ovale, il colore leggermente arancione e per la dimensione, due volte superiore. Le larve, a sei zampe, non mangiano nulla. Solo in caso di acari di serra, lo stadio larvale è seguito da quello di protoninfa, che muta in deutoninfa e, infine, evolve allo stadio adulto.

Non c'è una reale pausa tra una fase di sviluppo e l'altra. Una volta raggiunto lo stadio adulto, l'acaro predatore può deporre le uova nel giro di due giorni, quando la temperatura è di 20°C circa. Il periodo di sviluppo dura, in condizioni normali, meno rispetto all'acaro di serra: circa 5 giorni a 30°C, 9 giorni a 20°C e 25 giorni a 15°C. La femmina non può deporre le uova senza fertilizzazione. Ad una temperatura di 20°C può deporre dalle 54 alle 75 uova nel giro di 22 giorni.

In condizioni normali, pertanto, la popolazione di acari predatori cresce molto più velocemente di quella del ragnetto rosso. Ad alte temperature (circa 30°C) o in climi più secchi (quando l'umidità nell'aria è inferiore al 60%) il ragnetto rosso è favorito e controllarlo diventa più difficile. Se il livello di umidità è troppo basso, le uova dell'acaro predatore tendono ad accartocciarsi.

La dieta del Phytoseiulus consiste quasi esclusivamente in ragnetti rossi. In caso questi ultimi scarseggiassero, si possono verificare episodi di cannibalismo all'interno della stessa specie dell'acaro predatore. Un acaro predatore adulto divora i ragnetti rossi in qualsiasi stadio del loro ciclo vitale, mentre le ninfe si attaccano alle uova e alle protoninfe. In un solo giorno un adulto di Phytoseiulus può mangiare circa 20 uova, o larve, di ragnetto rosso, 13 protoninfe, o 5 ragnetti adulti.

Grazie al loro rapido sviluppo e al grande appetito, l'acaro predatore può sterminare un'intera popolazione di ragnetto rosso. Sebbene le ninfe del Phytoseiulus tendano, normalmente, a stabilizzarsi in un solo posto, gli adulti si possono spostare per motivi di caccia: se l'acaro predatore raggiunge le vostre piante, può diffondersi rapidamente a tutto il raccolto.

  • Utilizzo

Il Phytoseiulus può essere utilizzato su ogni sorta di vegetale e pianta decorativa coltivata in serra, come peperoni, cetrioli, meloni, melanzane, fragole, fagioli verdi, gerbere, rose o ogni genere di pianta in vaso. Per un trattamento biologico efficace contro il ragnetto rosso è fondamentale affrontare l'infestazione finché si è in grado di tenerla facilmente sotto controllo. Dal momento che la popolazione di ragnetto rosso si moltiplica durante il periodo estivo, quando è più difficile tenerla sotto controllo biologicamente, è consigliabile iniziare il controllo biologico immediatamente, fin dal primo giorno di tepore primaverile, in modo da affrontare i ragnetti rossi non appena emergono dall'ibernazione.

Una volta individuata la prima colonia di ragnetto rosso, bisogna liberare il Phytoseiulus il prima possibile. A seconda della crescita e delle circostanze di sviluppo, potete arginare l'infestazione liberando dai 4 ai 6 Phytoseiulus per m², sull'intero campo. Sulle piante infette, e intorno ad esse, potete liberare una ventina di acari predatori per metro quadro. In condizioni normali, il Phytoseiulus è in grado di tenere sotto controllo il numero di ragnetti rossi per l'intero periodo di crescita. In climi secchi e caldi il ragnetto rosso può, comunque, creare dei grossi problemi. L'esperienza ha dimostrato che il controllo tramite Phytoseiulus può essere potenziato mantenendo costante il tasso di umidità nell'aria attraverso l'applicazione di un tubo ad alta pressione, con ugello fine, per la creazione di condensa.

  • Istruzioni per l'uso

Acaro Predatore: Istruzioni Per L'Uso

  • Dopo averli prelevati, gli acari predatori devono essere rilasciati il più presto possibile: si conservano per un breve periodo e vanno mantenuti in una piccola bottiglia rovesciata. Il Phytoseiulus viene commercializzato e conservato in flaconi, in un ambiente fresco (6-10°C) e buio.

  • Conservare il flacone, prima dell'uso, in un ambiente/stanza a temperatura controllata. Girare e agitare dolcemente la bottiglietta, in modo che gli acari predatori si distribuiscano uniformemente tra le pietruzze di vermiculite.

  • Evitare che il flacone si surriscaldi troppo (la temperatura della mano è l'ideale).

  • Rimuovere l'adesivo dall'apertura per la distribuzione. Spargere il contenuto sulle foglie. Non spargere rimuovendo completamente il tappo (altrimenti vi troverete con alte concentrazioni di predatori in pochi punti d'azione).

  • Un singolo flacone può essere agitato fino a 190 volte. Ad ogni scuotimento, potranno uscire circa 6-7 acari predatori. Rilasciare il Phytoseiulus non appena il primo ragnetto rosso solleva la testa.

  • La cosa migliore sarebbe indirizzare un minimo di 2-3 acari predatori per m². Se necessario, ripetere l'operazione un paio di settimane dopo la prima infornata. In casi estremi potete rilasciare fino a 20 Phytoseiulus/m².

  • Per uno sviluppo ottimale dell'acaro predatore, bisogna mantenere un alto tasso di umidità nell'aria (uguale o superiore al 65%) ed una temperatura costante che si aggiri intorno ai 20°C.

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