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Come Preparare Il Substrato CVG Con La Tecnica Del Secchio
5 min

Come Preparare Il Substrato CVG Con La Tecnica Del Secchio

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La tecnica del secchio è un metodo semplice per coltivare grandi quantità di funghi allucinogeni con un substrato CVG. Scopri come preparare il tuo substrato CVG personalizzato per assicurarti un raccolto di alta qualità.

Esistono diversi metodi per coltivare i funghi allucinogeni in casa. Sebbene alcune persone preferiscano fare tutto il possibile per ottenere i migliori risultati, a prescindere dagli sforzi richiesti, altri sono invece pronti a rinunciare alla perfezione per seguire strade più semplici.

In questo ultimo caso (probabilmente quello preferito dalla maggior parte delle persone), la tecnica del secchio è un'ottima opzione. Per quanto semplice, questo metodo di coltivazione di funghi allucinogeni può rivelarsi molto produttivo!

In questo articolo ti mostriamo come realizzare un substrato CVG (cocco, vermiculite e gesso) utilizzando la tecnica del secchio, un metodo ampiamente collaudato.

Come funziona la tecnica del secchio?

Come funziona la tecnica del secchio?

La tecnica del secchio è un modo molto semplice per preparare una grande quantità di substrato per la coltivazione dei funghi allucinogeni. Il merito va a Shroomery Damion5050 che per primo pubblicò su internet questa tecnica, a Bodhisatta che la riadattò alla versione proposta qui di seguito e a MudaFuka che ebbe l'idea di isolare il secchio!

Economico e semplice, questo metodo fa esclusivamente uso di materiali naturali privi di vita microbica e, quindi, in assenza di agenti contaminanti. In questo modo, il substrato richiede solo una leggera pastorizzazione, anziché una sterilizzazione completa. Ciò significa che potrai evitare di usare la pentola a pressione con la tecnica del secchio!

Nella sua forma più semplice, si può usare solo fibra di cocco. Tuttavia, la ricetta che ti proponiamo in questo articolo conterrà anche gesso e vermiculite, poiché entrambi migliorano il substrato e, di conseguenza, la qualità dei funghi allucinogeni.

Una volta mescolati insieme, i substrati contenuti del secchio possono essere inoculati con micelio (spesso disponibile come grano già colonizzato) e dopo poche settimane i coltivatori potranno ottenere un raccolto molto abbondante!

Come si pastorizza la fibra di cocco in un secchio?

Come accennato, la fibra di cocco non ospita vita microbica e, quindi, è per sua natura altamente sterile. Sebbene si possa usare semplicemente acqua fredda per idratarla affinché sia pronta all'uso, è comunque consigliabile pastorizzarla nel caso in cui spore fungine o batteri vaganti si fossero insinuati tra le fibre.

La tecnica del secchio include la pastorizzazione come una fase integrata nel processo stesso, piuttosto che come una fase separata. In sostanza, nel secchio contenente la fibra di cocco viene versata acqua bollente e subito dopo viene chiuso con il coperchio. Nei successivi novanta minuti si lascia pastorizzare con il coperchio. Sebbene non possa essere considerata una sterilizzazione completa, per la fibra di cocco sarà più che sufficiente!

I secchi in materiale isolante sono più efficaci per mantenere l'acqua bollente abbastanza a lungo da pastorizzare meglio la fibra di cocco, ma puoi anche avvolgere il secchio in un materiale isolante, come un sacco a pelo. In questo modo, potrai usare qualsiasi tipo di secchio mantenendo l'acqua calda abbastanza a lungo da garantire una corretta pastorizzazione.

Come preparare un substrato CVG sfuso usando la tecnica del secchio

Come preparare un substrato CVG sfuso usando la tecnica del secchio

La tecnica del secchio è davvero semplice. Si tratta di uno dei metodi più popolari per creare una coltivazione di Psilocybe. Senza ulteriori indugi, diamo un’occhiata a come farlo.

Le proporzioni di fibra di cocco, vermiculite e gesso in un substrato CVG

Per ottenere i migliori risultati, consigliamo una miscela di fibra di cocco, vermiculite e gesso (CVG). La fibra di cocco costituisce la maggior parte del substrato, la vermiculite aiuta a controllare il contenuto di umidità ed il gesso agisce come tampone del pH fornendo calcio e zolfo, che miglioreranno lo sviluppo del micelio.

Per un secchio da 22 litri è opportuno utilizzare la seguente miscela:

  • 650g di fibra di cocco secca

  • 1–2 litri di vermiculite

  • Una manciata (circa 300g) di gesso

Non è necessario essere precisi nelle quantità di vermiculite o gesso, ma cerca comunque di avvicinarti alle proporzioni sopra indicate. Se utilizzi un secchio di dimensioni diverse, dividi o moltiplica le altre quantità di conseguenza. Ad esempio, con un secchio da 11 litri dovrai ridurre le quantità del 50%.

Strumenti

Strumenti

  • 650g di fibra di cocco secca

  • 1–2 litri di vermiculite

  • Una manciata (circa 300g) di gesso

  • Secchio da 22 litri con coperchio (in materiale isolante, opzionale)

  • 3,25 litri di acqua bollente (o 5 volte la quantità di fibra di cocco scelta)

  • Sacco a pelo o altro materiale isolante (opzionale)

  • Una manciata di fondi di caffè usati (opzionale)

Procedimento

Una volta che ti sarai procurato tutti gli strumenti, potrai iniziare. Oltre alla pastorizzazione cuocendo il substrato con acqua calda, il processo è di per sé semplice e veloce.

1. Versa la fibra di cocco nel secchio. Se la compri ancora in forma di mattoncini pressati, cerca di romperli prima di idratarli per semplificare tutto il processo.

Versa la fibra di cocco nel secchio

2. Aggiungi la vermiculite e i fondi di caffè.

Aggiungi la vermiculite e i fondi di caffè

3. Porta ad ebollizione circa 2,5 litri di acqua. Aggiungi il gesso e mescola il tutto, lasciando bollire per cinque minuti.

Porta ad ebollizione circa 2,5 litri di acqua

4. Una volta fatta bollire l'acqua ed aggiunto il gesso, versa la miscela sulla fibra di cocco e sulla vermiculite nel secchio. Anche se spesso è necessaria una quantità di acqua 5 volte superiore alla fibra di cocco, è meglio iniziare con circa 3,5 o 4 volte la quantità di cocco e da lì valutare se aggiungerne. È più facile aggiungere altra acqua che rimuoverla, soprattutto considerando che la miscela finale non dovrà essere troppo bagnata.

Una volta fatta bollire l'acqua ed aggiunto il gesso, versa la miscela sulla fibra di cocco e sulla vermiculite nel secchio

5. Posiziona il coperchio sul secchio. A questo punto, puoi avvolgere il sacco a pelo o il materiale isolante attorno al secchio per mantenere più a lungo il calore.

Posiziona il coperchio sul secchio

6. Dopo 90 minuti, togli il coperchio e mescola il contenuto per separare meglio la fibra di cocco. Fai attenzione perché ci sarà molto vapore e l'acqua sarà ancora calda.

 Dopo 90 minuti, togli il coperchio e mescola il contenuto per separare meglio la fibra di cocco

7. Ora lascia raffreddare il secchio da qualche parte per tutta la notte. Fino a quando l'acqua non sarà tornata a temperatura ambiente, non potrai procedere. Non devi avere fretta. Mantenere il secchio al caldo ha due funzioni principali: pastorizzare il substrato e “cuocere” la fibra di cocco. La fibra di cocco cotta sembra dare risultati migliori rispetto a quella cruda, quindi non avere fretta!

Ora lascia raffreddare il secchio da qualche parte per tutta la notte

8. Una volta raffreddato, il substrato sarà pronto per l'inoculazione. Se è troppo bagnato, puoi aggiungere altra fibra di cocco e mescolarla. Se è troppo secco, puoi aggiungere acqua (non calda) finché non sarà adeguatamente idratato.

Una volta raffreddato, il substrato sarà pronto per l'inoculazione

Vantaggi e svantaggi dell'uso della fibra di cocco

Vantaggi e svantaggi dell'uso della fibra di cocco

I vantaggi dell’uso della fibra di cocco sono:

  • Economica

  • Facile da lavorare

  • Per sua natura, non ospita contaminanti

  • Ottima struttura per la crescita del micelio

  • Non si contamina facilmente

Gli svantaggi dell’uso della fibra di cocco sono:

  • Di per sé, la fibra di cocco ha poco o nessun valore nutrizionale per i funghi allucinogeni. Le rese saranno inferiori rispetto ai substrati che includono sterco/vermicompost/paglia.

Puoi aggiungere sterco, vermicompost o paglia alla miscela di fibra di cocco per migliorare la sua fertilità. Tuttavia, ciò aumenterà anche il rischio di contaminare il substrato e, quindi, richiede un’adeguata sterilizzazione, rendendo il processo molto più complicato. Tuttavia, il metodo sopra descritto che include il gesso dovrebbe essere sufficiente, o almeno lo è per molte persone.

Quanto dura il substrato CVG?

Quanto dura il substrato CVG?

Il substrato CVG ha una durata variabile. Alcuni dicono una settimana, altri dicono mesi, ma più a lungo lo lasci e maggiore sarà il rischio di contaminazione. Se prepari un substrato CVG che non intendi utilizzare immediatamente, puoi congelarlo ed estrarlo scongelandolo quando desideri utilizzarlo.

Se lo conservi diversamente, dovrai ripastorizzarlo prima dell'uso. Dato che sarà già bagnato, non potrai versare altra acqua bollente, ma dovrai trasferirlo in una pentola per cuocerlo oppure metterlo in forno.

In genere, l'obiettivo è usarlo immediatamente.

È possibile smaltire il substrato CVG nei rifiuti organici?

Se contiene vermiculite, difficilmente ci riuscirai. Sebbene la vermiculite sia un materiale naturale, la sua struttura è simile a quella delle pietre, il che significa che non si degrada facilmente. In quanto tale, sebbene non sia un inquinante, non può essere aggiunto ai rifiuti organici, poiché questi sono solitamente destinati a diventare compost e la vermiculite non si decompone.

Se invece non usi la vermiculite nella miscela, potrai smaltirla nei rifiuti organici.

Tecnica del secchio per preparare il substrato CVG: Facile ed efficace

Tecnica del secchio per preparare il substrato CVG: Facile ed efficace

Con questo efficace metodo potrai preparare un substrato sfuso per i funghi Psilocybe senza la necessità di realizzare un'accurata sterilizzazione, il che lo rende molto più semplice rispetto ad altre tecniche.

Anche se la fibra di cocco senza sterco o altri fertilizzanti non è produttiva quanto una miscela concimata, compensa tale inconveniente risultando molto più facile, per non dire più resistente alla contaminazione. Considerando quanto possa essere frustrante ritrovarsi con una coltivazione contaminata, questa tecnica è molto utile, soprattutto per i principianti o per coloro che non vogliono complicarsi la vita!

Max Sargent
Max Sargent
Max scrive da oltre un decennio e negli ultimi anni si è dedicato al giornalismo sulla cannabis e la psichedelia. Scrivendo per aziende come Zamnesia, Royal Queen Seeds, Cannaconnection, Gorilla Seeds, MushMagic ed altre, ha acquisito ampia esperienza in questo settore.
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