Crescita Lenta Della Cannabis: Cause E Soluzioni

Crescita Lenta Della Cannabis: Cause E Soluzioni

Miguel Antonio Ordoñez
Miguel Antonio Ordoñez
Ultimo aggiornamento:

Un problema comune che i coltivatori di cannabis principianti ed esperti devono affrontare è la crescita lenta delle piante. Alcune piante possono richiedere un po’ più di tempo per maturare rispetto ad altre, ma se noti che si blocca lo sviluppo di quello che dovrebbe essere un esemplare sano, ti consigliamo di andare a fondo della questione il prima possibile. Ci sono numerose cause possibili per una crescita rallentata della cannabis ed è necessario anzitutto isolare la fonte del problema per consentire alla pianta di ricominciare a crescere normalmente.

Se hai a che fare con questo particolare inconveniente, o semplicemente vuoi evitare che accada, siamo qui per analizzare tutte le possibili cause della crescita rallentata della cannabis e, soprattutto, come risolvere il problema.

Semi di bassa qualità

Semi di bassa qualità

La base della coltivazione di cannabis risiede nei semi stessi. I semi possono essere vecchi o di bassa qualità, ed iniziare con un lotto di semi scadenti è un modo sicuro per rallentare la crescita ed ottenere scarsi raccolti. Sebbene i semi di cannabis abbiano una durata relativamente lunga se conservati in condizioni adeguate, non possono durare per sempre. Se invece usi semi venduti in strada insieme all’erba, la tua coltivazione è finita ancor prima di cominciare.

Soluzione

Anche se non puoi “aggiustare” semi di bassa qualità, puoi evitare che il problema si presenti. Scegliere semi di cannabis di alta qualità da seed bank rinomate è un modo infallibile per garantire una germinazione affidabile ed una crescita vigorosa e rapida, se si mantengono le adeguate condizioni ambientali. Inoltre, le seed bank tendono ad offrire altre informazioni preziose relative ai diversi ceppi, come il periodo di fioritura previsto, che possono darti un’indicazione di come stanno andando le tue piante. In definitiva, i semi non sono qualcosa su cui valga la pena di risparmiare.

Ora, oltre a procurarti semi di buona qualità, puoi verificare la loro vitalità sottoponendoli a quello che può essere chiamato un test di galleggiamento. Inizia riempiendo un bicchiere od un barattolo d’acqua, quindi aggiungi i semi. Quelli che si depositano sul fondo probabilmente germineranno, mentre quelli che galleggiano potrebbero avere dei difetti. Per ottenere risultati più accurati, aspetta due ore prima di decidere quali semi conservare e quali germinare.

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Stress dei cloni

Stress dei cloni

Se dovessi coltivare da cloni invece che da semi, sappi che uno stress od una pratica impropria durante il prelievo ed il radicamento delle talee possono bloccare lo sviluppo del clone ed impedire del tutto la crescita. In poche parole, la clonazione comporta il prelievo di talee da una pianta “madre” in stadio vegetativo, coltivando queste talee come copie genetiche esatte della madre. Se hai successo nel tuo lavoro di clonazione, puoi mantenere le qualità di una pianta ad alte prestazioni ed anche risparmiare un po’ di tempo nella fase vegetativa. Ma se le cose dovessero prendere una brutta piega, le tue talee potrebbero non avere una crescita vigorosa e magari non riuscirebbero neppure a radicare.

Soluzione

Le talee richiedono un processo di clonazione sterile e specifiche condizioni ambientali per poter radicare e crescere in piante adulte. L’umidità è la chiave di questo processo, come lo è per le piantine giovani. Si consiglia fino al 70–80% di umidità relativa per una radicazione ottimale, insieme ad una temperatura di 22°C ed un pH di circa 6,0.

Inoltre, quando si prelevano le talee, bisogna assicurarsi di utilizzare uno strumento sterile ed affilato, tagliando con un angolo di 45° per aumentare la superficie esposta. L’ormone radicante può essere applicato all’estremità tagliata per aiutare ad avviare questo importantissimo processo. Molti coltivatori che lavorano con i cloni utilizzano qualche genere di preparato per la radicazione in modo da favorire uno sviluppo sano, poiché è noto che le talee siano delicate durante le prime fasi.

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Illuminazione inadeguata

Illuminazione inadeguata

Anche i coltivatori inesperti sanno che la cannabis ha bisogno di molta luce, del tipo giusto, per vivere, crescere e sviluppare raccolti impressionanti. Se non riesci a fornire ciò che le tue piante richiedono, presto la crescita inizierà a rallentare.

Le piante non ricevono abbastanza luce

La luce insufficiente è un problema affrontato sia dai coltivatori indoor che outdoor e può derivare a sua volta da numerosi fattori. Sovraffollamento di piante, giornate nuvolose e lampade da coltivazione scadenti possono impedire ai tuoi esemplari di raggiungere il loro potenziale genetico. A parte il blocco della crescita, le piante possono effettivamente allungarsi per ricevere più luce, ma questo non è il tipo di crescita che desideriamo. L’allungamento non fa nulla di positivo per i raccolti e tende a creare piante deboli.

Le piante stanno ricevendo troppa luce

Al contrario, la luce può anche essere eccessiva. Soprattutto se le tue piante sono esposte alla luce solare diretta per molto tempo, il calore può rallentare i processi metabolici della pianta e la crescita generale. Se stai vivendo un’ondata di caldo od una stagione particolarmente calda, sposta i vasi delle tue piante all’ombra per una parte della giornata o costruisci una copertura per ombreggiare le tue piante se coltivi direttamente nel terreno.

In coltivazioni indoor, leggere bruciature sono segni rivelatori di un’eccessiva esposizione alla luce. Come suggerisce il nome, le foglie assumeranno un aspetto giallastro e bruciato, ma le nervature rimarranno verdi. Questo significa che le tue lampade sono troppo vicine o troppo potenti.

Spettro luminoso errato

Oltre alla quantità di luce, la cannabis richiede anche un particolare spettro di luce per crescere e fiorire. Le sue esigenze cambiano durante il ciclo di vita. La cannabis preferisce la luce nello spettro blu durante la fase vegetativa e nello spettro rosso durante la fioritura.

Stress da illuminazione: Interruzione del ciclo del buio

Le piante di cannabis fotoperiodiche richiedono un periodo costante di buio per fiorire. Se questo periodo di oscurità completa viene interrotto, si potrebbe interrompere anche la crescita delle piante. Anche piccole infiltrazioni di luce nella tua tenda da coltivazione, od i lampioni stradali, possono arrestare la crescita ed in alcuni casi riportare alla fase vegetativa gli esemplari già in fioritura.

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Soluzione

L’illuminazione per le piante di cannabis è tutta una questione di equilibrio. All’aperto, sei soggetto ai capricci di Madre Natura, ma sai anche che le tue piante stanno ricevendo il giusto tipo di luce per il loro sviluppo ideale.

Indoor, ci vuole un po’ più di accortezza. Molti coltivatori scelgono di utilizzare lampade LED o HID per coltivare cannabis. I LED stanno rapidamente diventando la scelta più frequente poiché sono realizzati per fornire il giusto spettro di luce durante ogni fase della pianta di cannabis ed emettono anche molto meno calore rispetto alle tradizionali lampade per la coltivazione.

In ogni caso, è importante assicurarsi che le piante siano adeguatamente distanziate in modo che la parte inferiore di ogni pianta riceva luce sufficiente. Inoltre, seguendo la crescita delle piante, dovrai regolare la distanza tra le lampade e la chioma per garantire uno sviluppo ottimale, senza causare bruciature. E ricorda che durante il ciclo di oscurità nessuna luce deve penetrare all’interno dell’ambiente di coltivazione. Che tu usi del nastro adesivo o qualche genere di copertura, dai sempre alle tue piante una pausa ininterrotta dai fotoni.

Problemi alle radici

Problemi alle radici

La salute dell’apparato radicale determina in gran parte la salute della pianta. Quindi, se i tuoi esemplari sembrano infelici, devi andare alla fonte. Le radici eccessivamente bagnate, asciutte od aggrovigliate possono rallentare la crescita in misura significativa e richiedere un’azione rapida per prevenire problemi ancora più catastrofici.

Troppa acqua

L’irrigazione eccessiva è uno degli errori più comuni e più dannosi che i coltivatori commettono. O danno alle loro piante troppa acqua alla volta, al momento sbagliato, oppure annaffiano troppo spesso. Proprio come con la luce, le piante troppo annaffiate mostreranno sintomi attraverso le loro foglie, che inizieranno a piegarsi mentre le radici diventeranno soggette ad una serie di potenziali agenti patogeni ed altre minacce per la loro salute.

Poca acqua

La carenza di acqua è un evento meno preoccupante, ma può comunque rallentare la crescita delle piante. Senza un sufficiente apporto di acqua, le plantule e le piante più giovani in particolare tendono a crescere molto più lentamente. In queste prime fasi della crescita, noterai che le piante non sufficientemente annaffiate sono di dimensioni inferiori rispetto ad altre, con foglie che possono anche apparire sottili o friabili.

Dimensione errata del vaso

L’uso di vasi troppo piccoli non lascia spazio alla pianta per allargare le sue radici, facendole aggrovigliare fra loro. Di conseguenza, non sarà in grado di crescere più di quanto consentito dalle dimensioni del vaso. D’altra parte, l’uso di vasi troppo grandi e spaziosi può aumentare la probabilità di annaffiature eccessive e di un’eccessiva fertilizzazione.

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Soluzione

Quando si annaffiano le piante di cannabis, è meglio adottare un approccio prudente. È meglio farlo con meno frequenza e lasciare che il terreno si asciughi prima di annaffiare di nuovo. Detto questo, quando annaffi, assicurati di inzuppare il substrato a sufficienza in modo che circa il 10–15% di acqua esca dal fondo dei vasi. Per capire se sia il momento di annaffiare di nuovo, puoi sollevare i vasi per sentire se siano pesanti e saturi d’acqua oppure leggeri e pronti per un'altra bevuta.

Per quanto riguarda le dimensioni del vaso, una regola generale prevede l’uso di 8 litri di terriccio ogni 25cm dell’altezza finale prevista della pianta. A seconda della dimensione media della tua cultivar e delle singole piante, puoi adattare di conseguenza le misure.

Ambiente

Ambiente

Nella maggior parte dei casi, le piante di cannabis crescono al meglio a temperature calde. Se l’ambiente diventa troppo caldo o troppo freddo, le funzioni della pianta possono rallentare. Inoltre, poiché la cannabis richiede diversi intervalli di umidità durante il suo ciclo di vita, è importante assicurarsi di modificare l’umidità relativa per adattarla ad ogni fase dello sviluppo.

Umidità errata

Ad eccezione di germogli e cloni, i livelli di umidità non devono mai superare il 70% durante la fase vegetativa ed il 50% durante la fase di fioritura. Inoltre, i livelli di umidità relativa non dovrebbero mai scendere al di sotto del 35%. L’umidità ha un effetto diretto sulla mobilità dell’acqua attraverso la pianta di cannabis. Pertanto, a causa dell’elevata umidità può verificarsi un avvizzimento, poiché diventa più difficile per l’acqua muoversi all’interno della pianta.

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Temperatura errata

La cannabis prospera a temperature di 20–30°C durante la fase vegetativa e di 20–26°C durante la fioritura. Se le temperature superano i 32°C o scendono sotto i 16°C, è più probabile che si verifichino problemi di salute e crescita stentata.

Spostamento delle piante (dall’interno all’esterno)

Spostare le piante di cannabis dall’interno all’esterno provoca una reazione allo stress. I raggi UV del sole, ad esempio, sono molto più severi rispetto alle luci artificiali a cui la pianta è abituata nella grow room. La difficoltà ad acclimatarsi potrebbe comportare uno stallo della crescita, insieme ad una maggiore vulnerabilità ad altri problemi tipici delle piante.

Soluzione

Per quanto ti è possibile, ottimizza la temperatura e l’umidità seguendo i valori che abbiamo indicato qui sopra. Ricorda che le diverse fasi del ciclo di vita richiedono valori diversi. Se coltivi indoor in un ambiente controllato, usa un termometro/igrometro per ottenere una lettura accurata nella tua stanza o tenda da coltivazione ed intervieni se necessario. All’aperto hai molto meno controllo, ma puoi fare del tuo meglio per garantire una ventilazione adeguata ed il benessere generale delle piante.

E se hai intenzione di spostare la tua erba magica all’aperto, fallo gradualmente. Posiziona prima la pianta in un’area ombreggiata per alcune ore al giorno, in modo da consentire un graduale adattamento al nuovo ambiente. In seguito, puoi aumentare l’esposizione fino a quando le tue piante non sono pronte per essere esposte al pieno sole.

Stress causato da danni accidentali

Stress causato da danni accidentali

Durante il processo di coltivazione possono accadere incidenti. Potresti rompere un ramo cercando di piegarlo, oppure i ventilatori potrebbero girare troppo veloci. Alcuni tipi di danni possono compromettere la crescita e la pianta avrà bisogno di tempo per recuperare. Noterai effettivamente uno sviluppo più lento nei giorni seguenti, poiché la pianta sposta i suoi nutrienti per cercare di riparare i danni subiti.

Soluzione

I danni fisici, come i rami spezzati, devono essere riparati immediatamente. Se ripristinati rapidamente, usando canne di bambù e del buon vecchio nastro adesivo, i rami rotti possono fondersi di nuovo insieme e la tua coltivazione continuerà con successo.

Carenze di nutrienti

Carenze di nutrienti

Proprio come gli esseri umani hanno bisogno di nutrienti per crescere e stare bene, lo stesso vale per le piante. In particolare, la cannabis ha bisogno sia di macro che di micronutrienti per vivere e le sue radici richiedono un livello di pH specifico per assorbire efficacemente questi nutrienti.

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Livello di pH errato

Nel contesto della coltivazione della cannabis, il livello di pH si riferisce all’acidità od all’alcalinità della soluzione di acqua e sostanze nutritive. Livelli di pH errati impediscono alle piante di assorbire gli elementi necessari. Questo, ovviamente, si traduce in una crescita lenta ed in cattive condizioni di salute.

Le radici della cannabis assorbono meglio i nutrienti a livelli di pH di circa 6–7 nel terreno e 5,5–6,5 nelle coltivazioni idroponiche od in substrati senza terra.

Eccesso di fertilizzazione

Questo è un errore comune che i coltivatori principianti tendono spesso a commettere. A differenza degli umani, le piante non ingrassano semplicemente quando sono sovralimentate, ma diventano stressate e di conseguenza la loro crescita è compromessa. Il fenomeno del blocco dei nutrienti si verifica quando alle piante si somministra un eccesso di fertilizzanti e non riescono ad assorbire i nutrienti a loro disposizione, provocando dei sintomi di carenza.

I fertilizzanti per le piante di cannabis sono generalmente misurati in parti per milione (ppm). La concentrazione ideale di ogni sostanza nutritiva varia in base allo stadio di crescita ed ogni produttore suggerisce le dosi raccomandate. Ricordati di rispettare le indicazioni.

Carenza di nutritivi

Allo stesso modo, anche la mancanza di sostanze nutritive comporterà una crescita lenta. Se usi un fertilizzante commerciale, in particolare uno realizzato per la cannabis, non dovresti avere problemi a dare alle tue piante tutto ciò di cui hanno bisogno. Lo stesso vale quando si utilizza compost di alta qualità o fertilizzanti organici. Ma se verifichi una carenza di sostanze nutritive devi aumentare i fertilizzanti che stai somministrando (entro limiti ragionevoli).

Valori EC errati

In poche parole, la EC (conduttività elettrica) indica la concentrazione di sali nella soluzione nutritiva della pianta. È usata per verificare che una pianta stia ricevendo la quantità appropriata di nutrienti. E poiché il fabbisogno di nutrienti varia da una pianta all’altra, anche il valore EC varia. Se è troppo alto, potrebbe indicare un sovraccarico di nutrienti, che si manifesterà attraverso le punte delle foglie bruciate ed appassite.

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Soluzione

Tieni presente che le piante sono incredibilmente sensibili ai nutrienti e il troppo stroppia. Inoltre, indipendentemente dalla quantità di fertilizzante che dai alle piante, se il pH è fuori dall’intervallo ideale, le radici non saranno in grado di assorbire i nutrienti, dando conseguenti segni di carenza. Quindi assicurati di utilizzare un misuratore di pH insieme ad un misuratore EC non solo per garantire un pH ottimale, ma anche per misurare la quantità di sali fertilizzanti nel substrato, in modo da poter comporre correttamente la soluzione fertilizzante. E per quanto riguarda lo stress causato dall’età, tieni presente che le piante più vecchie non hanno bisogno di tanti nutrienti, soprattutto quando il loro ciclo vitale volge al termine, quindi sii parsimonioso.

Stress causato da parassiti o malattie

Stress causato da parassiti o malattie

Qualsiasi pianta può essere suscettibile a parassiti ed agenti patogeni, ma è più probabile che determinate condizioni ambientali accolgano con favore infestazioni batteriche, virali e fungine, così come i parassiti della cannabis, che possono seriamente rallentare la crescita od addirittura uccidere le piante. Problemi come la muffa possono trasformare rapidamente in spazzatura le tue adorabili cime, mentre alcuni insetti possono divorare intere piante in breve tempo. Non è così che vuoi che finisca la tua operazione di coltivazione.

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Soluzione

Prevenire parassiti ed agenti patogeni è sempre meglio che affrontare un problema esistente, quindi ricordati di dare sempre la priorità al mantenimento di condizioni ambientali ottimali nella tua stanza di coltivazione. All’esterno, in particolare, le piante sono soggette a molti parassiti grandi e piccoli, quindi prendi in considerazione la possibilità di erigere strutture protettive, utilizzare insetti utili, piantare specie da consociazione e creare barriere per bruchi e lumache. E se ti capita di avere a che fare con un’infestazione, l’olio di neem è una misura efficace sia per distruggere che per prevenire molti parassiti e funghi.

È anche importante eseguire controlli frequenti sulle piante. Molti parassiti, ad esempio, amano nascondersi e deporre le uova sotto le foglie, quindi è meglio non dimenticare nulla.

Stress da tecniche di training

Alcune tecniche di training funzionano bene per aumentare i raccolti, ridurre l’altezza delle piante e garantire un uso adeguato dello spazio e della luce. Ma le tecniche di training ad alto stress, come indica il termine, comportano il sottoporre le piante a lesioni traumatiche. Queste tecniche, come la cimatura, la potatura e il fimming, possono essere tutte benefiche, ma le piante avranno bisogno di tempo per riprendersi e la crescita si bloccherà sicuramente per giorni od addirittura settimane.

Il problema è che se esegui queste tecniche troppo spesso, o nel momento sbagliato, le tue piante potrebbero non avere mai la possibilità di riprendersi completamente e di conseguenza la crescita e la fioritura saranno notevolmente ostacolate.

Soluzione

Nella maggior parte dei casi, si consiglia di continuare il training solo fino alla fase vegetativa, poiché non vuoi certo che le piante si concentrino sul recupero dello stress invece che sulla fioritura. Prendendo come esempio il topping, considera di farlo all’inizio della fase vegetativa, quando le piante hanno circa 3–5 nodi, e fermati qui. Probabilmente puoi inserirne un altro in seguito, ma ricorda di concedere alla tua pianta almeno una settimana di “riposo” prima di fare qualsiasi altra operazione. Ricorda che le piante autofiorenti non dovrebbero essere sottoposte a tecniche di training ad alto stress, poiché il loro ciclo di vita è predeterminato e non può essere esteso.

Assicurati una rapida crescita delle tue piante di cannabis

Assicurati una rapida crescita delle tue piante di cannabis

Grazie a questa guida, ora sei attrezzato per prevenire e risolvere i problemi legati alla crescita lenta della cannabis. Che si tratti di condizioni ambientali, parassiti od incidenti durante la coltivazione, l’unico modo per riportare le piante in buona salute è andare alla fonte del problema. Come consiglio finale, tieni un diario per registrare tutto ciò che impari ad ogni ciclo di coltivazione, in modo da identificare rapidamente eventuali problemi futuri, se e quando si verificano. La crescita lenta sarà un ricordo del passato!

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