La Guida Definitiva Al Cactus Da Mescalina

La Guida Definitiva Al Cactus Da Mescalina

Luke Sholl
Luke Sholl
Ultimo aggiornamento:

Benvenuto nella nostra guida definitiva sulla mescalina. Qui di seguito troverai tutti i dettagli su cosa è realmente la mescalina, in quali cactus si può trovare, quali sono i suoi effetti, come viene utilizzata e come la si estrae.

Che Cosa Sono I Cactus Della Mescalina?

Quando parliamo di cactus della mescalina ci stiamo semplicemente riferendo a quella varietà di cactus che produce e contiene la mescalina, una droga psichedelica. Dopo innumerevoli studi etnografici, vennero scoperte due specie di cactus della mescalina: il Peyote ed il San Pedro. Entrambi sono piante famose per le caratteristiche inebrianti e per l'utilizzo che se ne fa durante determinati rituali. Non dobbiamo, però, pensare che esistano solo due tipologie di cactus della mescalina perché, in tal caso, staremmo commettendo un grave errore. Oltre ai due rappresentanti, ormai a tutti ben noti, esistono tutta una serie di cactus contenenti mescalina, ed in alcuni casi in quantità elevata.

COSA È LA MESCALINA?

COSA È LA MESCALINA: UN’INTRODUZIONE

La mescalina è un composto psichedelico che si trova in diverse specie di cactus. Conosciuta scientificamente come 3, 4, 5 trimetossifenetilammina, la mescalina è un alcaloide naturale della famiglia della fenetilammina. I suoi effetti allucinogeni sulla mente sono simili a quelli di LSD, psilocibina e DMT.

Le piante contenenti mescalina sono utilizzate dagli indigeni in tutto il Messico e nell'America meridionale e centrale da migliaia di anni. La mescalina ha un'alta affinità con i recettori della serotonina 5HT nel cervello e provoca l'eccitazione dei neuroni nel lobo frontale. Ma il motivo per cui questi fenomeni causano allucinazioni è sconosciuto. La mescalina è tradizionalmente utilizzata dalle popolazioni native americane per i suoi effetti positivi sul piano personale e sociale.

La mescalina è stata la prima delle sostanze psichedeliche ad essere isolata. Nel 1896, Arthur Heffter estrasse mescalina dal peyote e la provò su se stesso. La ricerca ha dimostrato che gli effetti possono essere percepiti già con l’assunzione di 100mg, ma sono necessari 350mg per ottenere una reale esperienza psichedelica.

La mescalina viene ingerita e assorbita nel tratto intestinale, per cui richiede un po' di tempo per entrare in azione. Le estrazioni, come gli infusi fati con i pezzetti del cactus, entrano in circolazione molto più velocemente, e sono molto meno nauseanti.

È impossibile diventare dipendente dalla mescalina. L’Evoluzione del mondo ha costruito una funzione anti-dipendenza: se viene usata per più di quattro o cinque giorni consecutivi, la mescalina smette di funzionare. Fare dosi più grandi o prenderle più spesso è solo un grosso spreco di tempo.

VIDEO: L'origine Dei Nostri Cactus Di Mescalina

TIPI DI CACTUS DA MESCALINA

Ci sono un certo numero di cactus contenenti alcaloidi. Per i nostri scopi qui, ci concentreremo su quelli che contengono mescalina come principale composto attivo. In alcuni cactus, gli alcaloidi sono in concentrazioni troppo piccole per essere psicoattivi con l’ingestione di dosi normali. Bere cinque litri di tè di cactus o mangiare quattro chili di queste piante sarebbe certamente un po’ scomodo.

I cactus da mescalina contengono questa sostanza in una concentrazione abbastanza ragionevole per l'ingestione, senza che questa cosa diventi troppo impegnativa. Il Peyote possiede concentrazioni di alcaloidi attivi comprese tra 1% e 6% del suo peso quando essiccato. La percentuale dell'1% è la più probabile. La famiglia del Trichocereus (alla quale appartengono le varietà San Pedro e Peruvian Torch) contiene fra 0,3% e 1,3% di mescalina. Con entrambe le specie, il dosaggio corretto va trovato per tentativi. Perché la potenza è di solito variabile da pianta a pianta.

Zamnesia vende vari tipi di cactus alla mescalina tramite il nostro Smartshop, ma abbiamo deciso di mettere in evidenza i tre articoli più richiesti, elencati nei paragrafi successivi.

#1 PEYOTE

Peyote

Il peyote, o Lophophora Williamsii, è certamente il più conosciuto fra i cactus che contengono mescalina. È apparso nella letteratura e nei film, ed è conosciuto in tutto il mondo per quello che è effettivamente. Cultura della droga o no.

Il Peyote è un piccolo cactus che cresce lentamente. È di colore blu verdastro, e a volte è un verde grigio. Invece delle spine, ha una peluria di "lana" che cresce da aureole regolarmente distanziate fra loro. Cresce spontaneamente dal Messico centrale fino al Texas settentrionale, ed è utilizzato dai popoli indigeni fin dall'epoca precolombiana. Un cactus medio essiccato è grande circa 2cm di diametro e pesa circa due grammi. Ci vogliono da 6 a 10 di questi cactus per ottenere gli effetti desiderati.

I fiori del Peyote sono spesso solitari ma a volte si moltiplicano e il loro petali di colore rosa di dispongono in modo simmetrico sulla pianta. Hanno antere gialle e zafferano che contengono polline. I fiori appaiono tra marzo e maggio e sono sorprendentemente freschi e robusti anche se sembrano così delicati. La riproduzione avviene con i semi che si sono formati all'interno del frutto dopo essere stato impollinato. I cactus pulsanti possono essere spezzati, lasciati asciugare leggermente e poi trapiantati con il taglio rivolto verso la terra. Lasciato al suo destino, il peyote crescerà e si riprodurrà felice, anche se lentamente.

#2 SAN PEDRO

San Pedro

Il San Pedro o Trichocereus pachinoi (Echinopsis pachinoi) è diventato a buon diritto una stella, con un certo numero di ceppi disponibili. La loro rapida crescita ha fatto diventare i cactus di San Pedro molto popolari negli ultimi dieci anni.

San Pedro è un cactus a forma di colonna che cresce in grappoli. Ha 7 o 9 costole lungo le quali crescono aureole contenenti gruppi di piccole spine. Una colonna ben scolpita può crescere fino a quattro metri e contenere una notevole quantità di mescalina. Si propagano tramite i loro semi, che si spandono dalla base con nuove crescite o cactus che possono anche germogliare dalle colonne ormai spezzate. Se viene lasciato riprodurre, il San Pedro può diffondersi notevolmente, soprattutto quando una colonna si rompono e diverse nuove piante spuntano fuori lungo tutta la sua lunghezza.

Durante i periodi di luna piena, il San Pedro fiorisce e produce grandi fiori bianchi che hanno le dimensioni di un piatto da tavola. In un primo momento, grandi baccelli di fiori appaiono sul gambo. Poi, alcune notti più tardi e spesso senza preavviso, i fiori esplodono. Questo spettacolo dura due notti prima che i fiori si ritraggano nel corpo della pianta.

#3 PERUVIAN TORCH

PERUVIAN TORCH

La Peruvian Torch, o Trichocereus Peruvianis, si distingue per le sue lunghe spine che svaniscono dalla base alla punta nei colori del fuoco. Queste spine sono incredibilmente acuminate e possono tagliare la pelle senza che nemmeno te ne accorgi. Entrano in un attimo. Molto più fini e appuntite di un ago ipodermico. Tenere fuori dalla portata dei bambini.

La Peruvian Torch cresce in modo molto simile al San Pedro e quindi non ha bisogno di una descrizione specifica. La differenza sta nei suoi effetti, che sono notevolmente più intensi e più profondi rispetto al suo parente San Pedro. Ha una circonferenza più generosa e il suo colore è più sul grigio-verde che sul verde scuro. La sua velocità di crescita è molto simile agli altri cactus di questo tipo.

#4 ECHINOPSIS ZAMNESIANA

Echinopsis zamnesiana

È la specie di cactus di produzione propria di Zamnesia, e prende le parti migliori del genere Echinopsis per creare un'esperienza psicoattiva davvero indimenticabile. Questo tipo di cactus, di grande popolarità, manderà fuori di testa senza problemi tutti coloro che lo proveranno. 

Vi si perdona facilmente se ad un rapido sguardo avete avuto l'impressione che Echinopsis zamnesiana avesse un aspetto simile alle altre varietà di cactus mescalinici. Ha una forma che è simile a quella di Echinopsis pachanoi ed Echinopsis lageniformis, e possiede piccole propaggini spinose che crescono lungo il cactus. Ma il diavolo, letteralmente, è nei dettagli. I cactus Echinopsis venivano utilizzati in antichi rituali sciamanici oltre 2000 anni fa, per allontanare gli spiriti maligni e aprire la mente a entità di carattere più divino. Echinopsis zamnesiana è ben equipaggiata anche per i tempi moderni, dato che offre potenti effetti psichedelici. 

Quando viene coltivata, Echinopsis zamnesiana tende a crescere alta e slanciata, il che vuol dire che ha bisogno di spazio abbondante per allungarsi. In generale, Echinopsis zamnesiana ha pochissime esigenze di mantenimento. Il cactus si troverà bene in un'area ombreggiata per alcune settimane, per ambientarsi. Una volta che si sarà adattato, tutto ciò che gli occorre per crescere rigoglioso è una leggera innaffiatura due volte al mese. Quando è pronto, chi ne consuma potrà godersi tutto il potere psicoattivo che questo cactus è capace di offrire; ricco dell'alcaloide mescalina, è tutto da provare. 

#5 BOLIVIAN TORCH

Bolivian Torch (Echinopsis lageniformis)

Altrimenti nota come Echinopsis lageniformis, la torcia boliviana è un cactus mescalinico dalla crescita rapida, le cui origini si possono far risalire alla nativa Bolivia. Come gli altri cactus contenenti mescalina, la torcia boliviana è stata utilizzata da lungo tempo dagli indigeni sciamani di La Paz, che chiamano questo cactus “Achuma” o “Wachuma”. Si dice che sia stata impiegata per cerimonie rituali; in ogni caso, questo cactus è diventato molto ricercato in tempi moderni, e per delle ottime ragioni. 

Di alta statura, la torcia boliviana possiede in media 4–8 coste, situate sul tronco. Questo gli dà una base robusta, e gli permette di raggiungere altezze che vanno fino a 5 metri. Di aspetto peculiare, il cactus è ornato di nodi che possiedono fino a 4 spine, ciascuna lunga fino a 6–7cm. Questo cactus si coltiva senza alcuna difficoltà. Con pochissime esigenze di mantenimento, la torcia boliviana viene spesso favorita da coloro che desiderano un modo facile di coltivare in casa i cactus mescalinici.

Dal punto di vista degli effetti, la torcia boliviana contiene un potente cocktail di sostanze psichedeliche, e nel complesso ha un livello di mescalina superiore ai cactus torcia peruviana e San Pedro. Con una media di appena 0,3–0,4 grammi di mescalina necessari per percepirne gli effetti, può dare una coinvolgente esperienza psicoattiva, che non è per i deboli di cuore. 

CUGINI DI PRIMO GRADO

Trichocereus:

  • Bridgesii
  • Cuzcoensis
  • Fulvinanus
  • Macrogonus
  • Taquimbalensis
  • Terschekii
  • Validus
  • Werdermannianu

Questi cactus di distinguono fra loro per la differente struttura a colonna e per le dimensioni. Alcuni sono sottili con creste molto prominenti. Altri sono cicciotti e le loro creste sono meno evidenti. Alcuni hanno una piccola aureola con molte piccole spine. Altri hanno aureole ben distanziati con grandi aghi. In tutti i casi occorre prestare attenzione perché tutte le specie possiedono spine molto, molto appuntite. Ognuno di loro offre una interpretazione leggermente diversa dell'esperienza psichedelica alimentata dalla mescalina.

Come Dosare Correttamente I Cactus Alla Mescalina

Come Dosare Correttamente I Cactus Alla Mescalina

La mescalina è una sostanza psicotropa presente in varie specie di cactus sacri, tra cui Peyote (Lophophora williamsii), cactus San Pedro (Echinopsis pachanoi), e cactus Torcia Peruviana (Echinopsis peruviana).

È importante tenere a mente che non sempre è facile stabilire la giusta dose di mescalina per un trip ottimale. Infatti, occorre considerare un'ampia gamma di variabili. Qui sotto troverete tutte le informazioni necessarie sui cactus contenenti mescalina, e su come dosarli correttamente.

Gli effetti della mescalina sono paragonabili a quelli prodotti dall'LSD e dai funghi allucinogeni. Molto spesso gli psiconauti riferiscono che le visioni generate dal trip con la mescalina sono molto intensi e rivoluzionano profondamente le loro vite.

QUANTA MESCALINA OCCORRE PER UN TRIP PSICHEDELICO?

QUANTA MESCALINA OCCORRE PER UN TRIP PSICHEDELICO?

Generalmente la mescalina viene assunta sotto forma di polvere, pillola o liquido. Una dose di mescalina efficace per un trip psichedelico può variare a seconda di diversi fattori. Nella maggior parte dei casi, per sperimentare un trip da medio a intenso, i consumatori ingeriscono 200-500 milligrammi di mescalina alla volta. Dopo l'assunzione, gli effetti della mescalina si manifestano nel giro di 1-2 ore.

Dal momento che il dosaggio può variare in base a diversi fattori, non possiamo indicare una quantità standard adatta in ogni circostanza. A parità di dosaggio, ciascun individuo reagirà alla mescalina in modo differente. Una dose sufficiente per una persona può risultare eccessiva per un'altra.

I dosaggi di mescalina reperibili su internet spesso si basano su piante di media grandezza e di media potenza. Ad ogni modo, il contenuto di mescalina, e quindi la potenza del cactus alla mescalina, può variare ampiamente. La produzione di mescalina dipende dall'età della pianta, dalla provenienza del cactus, e persino dalla stagione in cui esso viene raccolto. Ad esempio, i cactus raccolti in inverno possono essere più potenti rispetto a quelli tagliati in estate. Tenete a mente questi fattori e iniziate sempre con il dosaggio più basso. Gradualmente potete sperimentare quantità maggiori, in modo da scoprire la dose più adatta a voi.

COME DOSARE IL PEYOTE

Quando cercate la dose ottimale per un trip con il cactus peyote, tenete sempre presente le seguenti precauzioni. In media, 27g di peyote essiccato o 125g di cactus fresco equivalgono all'incirca a 300mg di mescalina.

Se invece non avete modo di pesare la pianta fresca o essiccata, potete misurare in "bottoni" (diametro di ogni bottone: circa 2,5cm). Per ottenere la stessa dose avrete bisogno di 8-10 bottoni di cactus, freschi o essiccati.

COME DOSARE I CACTUS COLONNARI

Oltre al cactus peyote, esistono cactus colonnari contenenti mescalina come il San Pedro (Echinopsis pachanoi), la Torcia Peruviana (Echinopsis peruviana), e la Torcia Boliviana (Echinopsis lageniformis). Vi sono anche specie meno note, come il Trichocereus macrogonus. Tutte queste piante hanno ricoperto un ruolo importante nelle cerimonie spirituali delle tribù del Centro e Sud America. I cactus colonnari si distinguono per una caratteristica particolare: hanno una forma alta e slanciata, come delle colonne. Ecco perché vengono chiamati così.

Di solito, per stabilire la giusta dose per un trip di mescalina, i cactus colonnari vengono misurati in lunghezza. D'altra parte, però, i suggerimenti come "un pezzo lungo quanto l'avambraccio, dal gomito alle nocche" sono estremamente generici. Infatti, non tengono conto del diametro della pianta, e ciò rende il dosaggio molto inaccurato.

È il volume del cactus a determinare il quantitativo di mescalina, e non solo la sua lunghezza. Detto questo, un pezzo di cactus lungo 25-30cm e con uno spessore di 5-8cm, solitamente racchiude una dose media di mescalina.

Se decidete di pesare il cactus senza misurarlo in lunghezza, ricordate che 100g di cactus colonnare fresco contengono 120mg di mescalina circa. Ciò significa che avrete bisogno di 170-420g di cactus per ottenere 200-500mg di mescalina. Ricordate che in questi cactus gran parte della mescalina è racchiusa nello strato esterno. Quindi cercate di rimuovere meno buccia possibile.

AVVERTENZE IMPORTANTI RIGUARDO IL DOSAGGIO DEI CACTUS COLONNARI

Anche i cactus colonnari, come il San Pedro, possono provocare effetti di varia intensità, proprio come il peyote e gli altri cactus allucinogeni. Recentemente è stato eseguito un esame di cromatografia su sei diversi campioni di San Pedro. L'analisi ha rilevato che il contenuto di mescalina in ciascun pezzo essiccato variava da 1,09 a 23,75μg per mg. In poche parole, la potenza di ciascun segmento può variare enormemente!

Tenete sempre a mente queste informazioni quando decidete di sperimentare un trip da mescalina. Ricordate: è sempre meglio iniziare con una dose minima. Successivamente, potrete aumentare la quantità in modo graduale.

L’ESPERIENZA CON LA MESCALINA

L’ESPERIENZA CON LA MESCALINA

Ogni specie di cactus offre un'esperienza quantitativamente diversa rispetto alla mescalina pura. I diversi profili di alcaloidi che esistono in ciascuna varietà danno particolari sfumature e caratteri all'esperienza individuale. L’appassionato consumatore di mescalina sarà presto in grado di trovare le particolari piante che accendono nel modo giusto tutti i suoi interruttori. Queste amiche possono essere propagate e apprezzate per un’intera la vita.

"L'etere stava evaporando, l'acido era scomparso da molto tempo, ma la mescalina stava correndo forte. La mescalina buona sale lentamente: per un’ora si aspetta soltanto. La seconda ora, cominci a maledire quello che ti tirato il pacco, perché non succede niente. E poi - ZANG! Paura e delirio a Las Vegas, Hunter S Thompson.

E così va. Le estrazioni possono salire più velocemente, ma per consumare pezzetti disidratati o per bere una riduzione ci vorrà un po' di tempo. Almeno un'ora, e a volte quattro ore. La mescalina viene assorbita nel tratto intestinale. Ecco perché è meglio svuotarsi bene prima di una sessione di mescalina. Un tratto digestivo pulito significa che il materiale psichedelico viene digerito più velocemente.

Nelle fasi iniziali, ci sono tentazioni fisiche e visive. Onde dolci di spostamenti percettivi che sorprendono e deliziano. Colori e suoni si intensificano. Le cose viventi della natura si contornano di aureole. L'acqua e il cielo si riempiono di poligoni frattali. Carichi intensi per il corpo vanno e vengono a ondate. Da calore improvviso a luce e fresco, l'inizio è bello in modo agonizzante.

Se hai bevuto tè o riduzioni, ora stai per essere purificato. Lasciati andare a questa esperienza di completa pulizia che è sicuramente molto intensa dal punti di vista fisico e mentale. Ribaltare fuori il propri io interiore può essere molto faticoso, ma dopo averlo fatto si comincia a galleggiare in completa unità con un universo multiplo. Qui fluiscono i colori e regna supremo un senso di serenità languida che non può essere soppiantato. In questo universo alternativo temporaneo, tutto è bene e la conversazione viene facile.

L'effetto da “casa delle bambole” è molto comune. Qui gli oggetti possono apparire iper colorati, piatti o bidimensionali. Il paesaggio visivo può alterarsi. Le prospettive possono esplodere e fluire. Tracce pulsanti e altri effetti piacevoli dureranno per molte ore. Alcuni tipi di cactus possono modificare leggermente l'ambiente circostante, ma metteranno in luce uno spettacolo di luce surreale a occhi chiusi. Lo schermo cinematografico della tua mente si immerge in forme e colori renderebbero orgoglioso il dottor Mandelbrot.

Le sensazioni si intensificano con l'avanzare delle ore. È in questo stato subconscio che la mescalina comincia i suoi insegnamenti. La mescalina, come altri psichedelici, parla alla mente subcosciente in un codice universale fondamentale. Una volta terminata l'esperienza allucinogena principale, una mente fresca e rilassata può interpretare i propri messaggi subconsci per utilizzarli nel mondo reale. In altre occasioni l’esperienza psichedelica può essere dannatamente divertente. Mescalina e concerti, feste o situazioni sociali vanno molto bene insieme. Gli spettacoli luminosi diventano vividi e la musica viene sentita in cinque dimensioni. Le conversazioni scorrono senza sforzo e si riesce a vedere veramente la bellezza di tutte le persone.

È possibile avere un brutto viaggio con mescalina? Dipendere da quello che tu consideri brutto. L’ambiente e il contesto svolgono un ruolo molto importante, come con tutti gli altri allucinogeni. Anche lo stato d'animo in cui ti trovi entra nel viaggio e svolge una grande parte perché la mescalina è un potente amplificatore delle emozioni. A volte, se non sei nella giusta predisposizione mentale, puoi avere emozioni forti e quindi se vuoi usare mescalina devi farlo in posti dove ti senti sicuro e a tuo agio, con una persona fidata che ti assiste. Per questo motivo non sono consigliati i grandi eventi come i concerti per chi si avvicina per la prima volta alla mescalina.

LE DIFFERENZE IN EFFETTI

A parità di peso, il peyote ha un effetto più profondo della famiglia Trichocereus. Il peyote da anche un aspetto più da trip all'esperienza, caricando a lungo il corpo. Le allucinazioni possono essere stridenti e assomigliano a quelle dell’LSD. I flussi di pensiero andranno a piena portata.

San Pedro offre maggiori percezioni visive e flussi mentali. La pressione fisica non è altrettanto intensa come il Peyote o la Peruvian Torch, e anche se molto intensa risulta più confortevole. Come un caldo, accogliente abbraccio da un gigante etereo. Energizzante ma rilassante, calmante e gioioso, il viaggio con San Pedro è molto naturale. Anche al suo picco allucinatorio il suo flusso è facile da percorrere.

La Peruvian Torch ha un carico corporeo uguale a quello del peyote. Gli effetti sono molto intensi. Una mano invisibile ti prende l'anima e la trascina giù nella tana del coniglio, che sia pronta o no. Non necessariamente super allucinogeno, ma molto, molto intenso. La torcia peruviana si sente molto cerimoniosa e ti chiede di muoverti. È bello avere amici in giro e ballare, ballare e ballare.

ALTRI CACTUS PSICOATTIVI

Peyote with pups

Esistono innumerevoli varietà di cactus psicoattivi. A parte 70 specie, attualmente sono conosciute circa 300 piante di cactus che possono essere classificate come psicoattive. Questo non vuol dire che debbano necessariamente contenere mescalina. Vi sono molteplici varietà di componenti psicoattivi riscontrabili nei cactus, o che devono ancora essere analizzate. Nella maggior parte dei casi, gli studi di queste sostanze contenute nelle piante non sono state ancora avviate.

Ad esempio sappiamo, grazie a ricerche etnobotaniche, che l'Epithelantha micromeris ed i suoi frutti, i Chilitos, venivano consumati dagli Indiani come sostanza dopante. Infatti, assimilati assieme a piccoli cactus psicoattivi, provocavano un effetto stimolante. Così come il cactus Doñana, Coryphantha macromeris, di cui abbiamo parlato precedentemente. Alcuni cactus contengono caffeina, come l'Harrissia adscendens, il Leocereus bahiensis e il Cereus jamacaru (il quale contiene anche mescalina). Altri cactus, conosciuti per le loro proprietà psicoattive, sono le specie Ariocarpus, caratterizzati dall'elevato contenuto di fenetilamine. Queste particolari varietà sono soprannominate anche 'droghe della follia' o 'mitre dei vescovi', ma ci sono ancora sconosciute le particolarità con cui agiscono in concreto. Oppure la Opuntia, che contiene innumerevoli sostanze ecc... Inoltre, l'Echinocereus triglochidiatus, contiene sicuramente una potente sostanza psichedelica: la 5-MeO-DMT. Molti cactus vengono anche usati per scopi terapeutici, infatti un gran numero di esemplari di cactus sono commestibili. Possiamo concludere dicendo che i cactus sono piante etnobotanicamente versatili.

E CHE DIRE ALLORA SUL CACTUS DOÑANA?

Un cactus spesso menzionato in connessione con il Peyote ed il San Pedro, è il Coryphantha macromeris, detto anche Doñana, o cactus Dona-Ana. È comunemente chiamato Mulato ed appartiene anch'esso alle piante sacre indigene, usato in culti enteogenici. Questo non contiene mescalina, ma Macromerina ed altre fenetilamine psicoattive. La Macromerina provoca effetti simili alla mescalina, ma più leggeri.

CHE COSA SONO I FAKE PEYOTE?

Il termine Fake Peyote non significa che esistono sul mercato cactus finti. Fake Peyote è un termine indigeno per tutte le piante che agiscono o vengono usate con la stessa finalità del Peyote. Queste piante, però, non devono contenere mescalina, ma conterranno sicuramente qualche altra sostanza psicoattiva. Ad esempio, esistono molte specie di cactus Mammillaria, Ariocarpus, Obregonia, Aztekium, Pelecyphora e Turbinicarpus, ma anche altre piante che non sono necessariamente cactus, ad esempio le specie Tillandsia, diverse varietà Ragwort e molte altre.

INOLTRIAMOCI NELLA FITTA GIUNGLA DEI NOMI

INOLTRIAMOCI NELLA FITTA GIUNGLA DEI NOMI

L'approccio con i nomi botanici non si può certo dire che sia facile. Generalmente abbiamo difficoltà a ricordarci nomi scientifici, soprattutto nel caso dei cactus, dove è realmente un'impresa ardua. Questo è dovuto in parte al fatto che non esiste un sistema di riconoscimento vincolante: diciamo pure che ogni cuoco cucina la propria zuppa. Il San Pedro, e i suoi parenti stretti, erano fino a poco tempo fa classificati sotto il nome generico di Trichocereus, ma ora appartengono al genere Echinopsis. Formalmente erano ancora raggruppati sotto il genere Cereus. Sembra quasi un giochetto per confonderci ulteriormente le idee. La mescalina contenuta nei Pterocereen è diventato improvvisamente disponibile nei Stenocereus ed ancora, l'agente psicoattivo contenuto nel genere Dolichothele è stato completamente spostato al genere Mammillaria. Potremmo aggiungere ulteriori ed arbitrari esempi.

I ricercatori ed i consumatori si trovano così davanti ad un problema: supponiamo che, ad esempio, abbiamo in testa il nome che veniva usato nel passato, ma sul mercato viene usato invece il nuovo termine. Cosa potrebbe succedere se invece dovessimo invertire questa situazione? Senza una guida con i vari termini dei nuovi cactus, o una profonda ed accurata conoscenza della terminologia attuale, ci troviamo in una situazione complicata. Ma non preoccupatevi... le cose possono complicarsi ulteriormente. Anche quando parliamo della diversità delle specie, nascono discordanze: come ad esempio con il genere Lophophora (Peyote). Alcuni sostengono che esista solo la specie Lophophora Williamsii, con le sue varianti Lutea e Williamsii. Altri invece sostengono che, oltre a queste, non esiste solo la varietà Williamsii, ma anche le specie Lophophora Fricii, Lophophora Diffusa e Lophophora JourDiana. La classificazione botanica delle piante dovrebbe essere suddivisa in modo razionale, dove tutte le specie e varietà contengono quantitativi diversi di mescalina ed altre fenetilamine.

COLTIVARSI I PROPRI CACTUS

  • COLTIVARE CACTUS DA SEME

Tutti i cactus della mescalina possono essere coltivati a partire dal seme. I semi sono disponibili sia in negozi di giardinaggio che etnobotanici. I semi del cactus vengono piantati in terriccio e, talvolta, coperti con della sabbia. Questo per prevenire la formazione di muffe. Vanno ben idratati e l'ideale sarebbe mantenerli in un clima da serra, ad esempio con un piccolo irrigatore.

I semi germogliano più o meno rapidamente a seconda del tipo e trapiantati, quando il piantino sarà stabile, in vasi separati. Quindi bisogna essere pazienti. Gradualmente i cactus cominceranno a crescere e si svilupperanno dal seme alla pianta. I cactus hanno bisogno di essere bagnati con regolarità, ma non troppo: ogni volta che il terreno è secco. Tuttavia, questo discorso varia da cactus a cactus. Inoltre necessitano di una cosa molto importante: la luce. Per questo motivo devono essere tenuti sul davanzale o, durante l'estate, anche all'aperto.

  • RICAVATE DA SOLI LE VOSTRE TALEE

Tagliare semplicemente un pezzo di cactus, con un coltello pulito, lasciar asciugare la superficie e, in seguito, sistemare la talea nel substrato del cactus. Lungo i fasci vascolari si svilupperanno le nuove radici e il cactus crescerà e si svilupperà autonomamente.

Alcune forme di cactus sviluppano germogli che possono essere facilmente staccati dalla pianta madre e, successivamente, coltivati. Con la maggior parte dei cactus, la riproduzione vegetativa è un vero gioco da ragazzi.

  • COLTIVARE CACTUS DA TALEE

Coltivare un cactus partendo da una talea è il modo migliore per avvantaggiarsi sul processo di crescita della pianta. Scoprite come coltivare una talea di cactus con la nostra semplice Guida Pratica:

Guida Pratica Per Coltivare Talee Di Cactus Della Mescalina

Guida Pratica Per Coltivare Talee Di Cactus Della Mescalina

QUANDO ARRIVA LA VOSTRA TALEA DI CACTUS

Congratulazioni, la vostra talea di cactus è arrivata. Quando la ispezionate per la prima volta, non vi spaventate se notate qualche piccola imperfezione. Molti cactus, compresi quelli del genere Trichocereus, tendono ad ammaccarsi con una certa facilità. Talvolta, il vostro cactus della mescalina potrebbe presentare qualche macchia nera. Si tratta di semplici ammaccature. Non è un segnale di decomposizione. Un cactus marcio ha una consistenza molto morbida, e spesso trasuda liquidi dalle zone putrefatte, che appaiono come aree sbiadite di colore arancione/nero. I lividi neri causati da urti o manipolazioni, invece, formano una cicatrice e guariscono nel giro di poche settimane o mesi. Se notate che una parte della polpa del cactus è effettivamente marcia, dovete asportare con cura tutta l'area infetta.

La base della talea di cactus dovrebbe essere asciutta al tatto, dura ed essiccata. Le talee fresche, verdi e umide non riusciranno a sviluppare correttamente le radici. Il fondo del vostro cactus non deve essere umido. Se, per qualsiasi ragione, la parte bassa della talea è bagnata, dovete subito correre ai ripari. Posizionate la vostra talea bagnata in un ambiente ombreggiato e con poca umidità, per circa una settimana. In questo modo la talea riuscirà ad asciugarsi completamente. L'aridità stimolerà le radici ad emergere alla ricerca di sostanze nutritive.

SUBSTRATO

SUBSTRATO

Potete creare da soli il vostro substrato, ma in realtà non è affatto necessario. È molto più comodo acquistare un sacco di terriccio pre-fertilizzato per cactus ornamentali in un negozio di giardinaggio. Non è consigliabile usare unicamente sabbia o perlite come substrato. Ad ogni modo, molti coltivatori di cactus preferiscono usare un terreno molto drenante e ben areato, con il 50% di perlite in più. Modificare il terriccio per cactus pre-confezionato aggiungendo il 50% di perlite può sembrare un po' eccessivo. In realtà, questo mix è l'ideale per favorire lo sviluppo delle radici in una giovane talea.

RADICAZIONE DEL CACTUS

Stimolare la radicazione nella talea di cactus è piuttosto semplice. Dopo aver preparato il substrato, siete pronti per accogliere la vostra talea nella sua nuova casa. Non annaffiate il terreno. Non versateci nemmeno una goccia. Contrariamente a molte altre specie di piante, durante la radicazione il cactus ha bisogno di un terreno asciutto. Al massimo potete inumidire leggermente la terra usando un nebulizzatore. I cactus non assorbono acqua tramite l'epidermide. Quindi non vi preoccupate se, spruzzando l'acqua, bagnate anche la polpa del cactus.

Ricordate di non piantare la talea troppo in profondità. Usate le dita per scavare una buca nel terreno profonda circa 5cm, e piantate il vostro cactus in posizione perfettamente in verticale. Le talee più grandi possono essere posizionate a 10cm di profondità. Molti coltivatori collocano le giovani talee in un vaso piccolo. Quando esse giungono a maturazione, le spostano su un recipiente più grande. Più avanti vi spiegheremo come rinvasare le piante.

ILLUMINAZIONE E IRRIGAZIONE

ILLUMINAZIONE E IRRIGAZIONE

Dopo aver piantato la vostra talea, dovete posizionare il vaso in un ambiente asciutto, al riparo dalla luce solare diretta. Per le 3-4 settimane successive, dovrete attendere pazientemente che la vostra talea neonata sviluppi le radici. Potete controllare lo stato di crescita delle radici raschiando delicatamente il terreno e sollevando leggermente la talea. Se la vostra talea non ha ancora sviluppato le radici, dovrete aspettare un altro paio di settimane.

L'innaffiatura va eseguita tenendo sempre a mente il concetto che "meno è meglio". Quando la talea ha sviluppato le radici, potete procedere all'irrigazione. L'innaffiatura regolare a livello settimanale dovrebbe essere costituita da una piccola quantità di acqua/sostanze nutritive. L'irrigazione mensile e meno frequente può contenere una dose abbondante di sostanze nutritive. Il terreno non dovrebbe mai essere saturo. In caso di umidità eccessiva le radici potrebbero marcire.

Quando la talea è ormai radicata, può ricevere la luce solare. Se possibile, inizialmente cercate di esporla a temperature di poco superiori ai 20°C, almeno fino a quando non è sufficientemente matura. Una mattinata estiva afosa e torrida non è l'ideale come primo giorno di sole per una giovane talea.

TEMPERATURA

TEMPERATURA

I cactus crescono rigogliosi a temperature elevate, solitamente 20-35°C durante il giorno, e oltre i 15°C di notte. Tuttavia, le talee dovrebbero poter sviluppare le radici alle temperature più basse di tale intervallo, fino alla completa maturazione. Il Peyote e il San Pedro prediligono gli ambienti aridi. Il San Pedro tollera un po' meglio l'umidità, essendo originario delle Ande. Indoor, le talee di San Pedro sono tra le più rapide a crescere e a sviluppare le radici. Anche una serra può rappresentare un habitat perfetto per un cactus. Alcuni esemplari possono crescere di 50cm a stagione, se trattati con cura.

SOSTANZE NUTRITIVE

A differenza di molte altre specie vegetali, i cactus non hanno bisogno di grandi quantità di azoto. In effetti, non hanno bisogno nemmeno dei concimi. Per ottenere una crescita ottimale, dovete somministrare alla vostra talea delle sostanze nutritive in proporzioni adeguate. Per il cactus, si consiglia una proporzione N-P-K (azoto, fosforo e potassio) di 7-40-6. In alternativa, tra i coltivatori vengono usati spesso fertilizzanti con un rapporto 1-7-6.

COME RINVASARE

Il rinvaso, o travaso, di un cactus può essere effettuato con molta facilità. Dopo qualche mese, le radici della vostra talea potrebbero aggrovigliarsi. Ciò significa che serve più spazio per permettere alle radici e quindi all'intera pianta di crescere ulteriormente. Procuratevi un vaso più grande e riempitelo con terriccio per cactus. Scavate una buca nel terreno larga abbastanza da contenere il vaso piccolo. Togliete il cactus dal suo vaso spingendo dolcemente dalla base ed estraendo l'intera pianta con annesso substrato e apparato radicale. Questa operazione è molto semplice da eseguire se il terreno è molto asciutto (e se avete usato un piccolo vaso di plastica per ospitare la vostra giovane talea). Quindi, inserite la talea nella cavità creata precedentemente nel vaso più grande.

APPLICARE DEI SUPPORTI IN UNA TALEA GRANDE

Le talee grandi 50-60cm hanno bisogno di sostegni per mantenersi in posizione diritta. Per fortuna, questa procedura è abbastanza semplice. I bastoncini in bambù o i classici paletti da giardino usati dagli agricoltori sono facili da reperire ed offrono un sostegno perfetto per i cactus. Piantate due paletti verticalmente nel terreno, uno alla destra e uno alla sinistra del cactus. Poi, usando uno spago da giardinaggio create una linea di supporto ben tesa, su due lati del cactus. In questo modo aiuterete le vostre talee più grandi a mantenersi in posizione verticale.

Luke Sholl
Luke Sholl
Da oltre dieci anni, Luke Sholl scrive articoli sulla cannabis, sulle potenziali proprietà benefiche dei cannabinoidi e sull'influenza positiva della natura. Lavorando su numerosi testi incentrati sui cannabinoidi, pubblica un'ampia varietà di contenuti digitali, supportati da una forte conoscenza tecnica e da ricerche approfondite.
Stai visitando il nostro sito italiano.