Perché Dovreste Coltivare Cannabis sui Vostri Balconi o Terrazze?

Perché Dovreste Coltivare Cannabis Sui Vostri Balconi O Terrazze

Luke Sumpter
Luke Sumpter

Vivendo in un appartamento o un monolocale, talvolta può capitare di ritrovarsi con poco spazio a disposizione. Ciò accade soprattutto quando si cerca un'area da destinare esclusivamente alla coltivazione di cannabis. Niente paura! In questa guida, analizzeremo cosa fare e cosa evitare, quando si coltiva in balcone o in terrazzo.

Come appassionato di cannabis che si autoproduce la propria erba, coltivare direttamente su un balcone o su una terrazza non è forse la migliore strada da percorrere. Soprattutto nei Paesi dove la marijuana è illegale, tale pratica è poco consigliabile. Tuttavia, se siete abbastanza fortunati da vivere in uno Stato americano dov'è stata legalizzata o in altri Paesi dove la coltivazione domestica è stata approvata, ecco alcuni motivi per cui potrebbe valer la pena adottare questo metodo di coltivazione.

I VANTAGGI DI COLTIVARE CANNABIS SU BALCONI O TERRAZZE

Chi vive in aree urbane è solito optare per la coltivazione su balconi e terrazze. Ciò è in gran parte dovuto agli spazi limitati di appartamenti e monolocali. In questo modo i coltivatori possono sfruttare la luce naturale del sole a proprio vantaggio, senza dover acquistare costosi sistemi di illuminazione.

Questo metodo di coltivazione ha senso per coloro che vivono in un condominio di medie e grandi dimensioni senza prati dove praticare un po' di sano giardinaggio, ma con piccoli spazi aperti al di fuori della loro porta scorrevole. Nonostante presenti alcuni inconvenienti, esistono diversi modi per farlo correttamente e, così, assaporare i frutti del proprio lavoro.

VANTAGGI E SVANTAGGI

Coltivare Cannabis Sui Vostri Balconi: Vantaggi E Svantaggi

Se optate per la coltivazione sul balcone, bisogna prima di tutto avere ben chiari i suoi pro e contro. Fin dall'inizio, uno dei più grandi vantaggi di questo metodo di coltivazione è la possibilità di usare vasi o contenitori, relativamente facili da muovere. Questa loro versatilità vi consentirà di sfruttare appieno i raggi del sole, nascondendo allo stesso tempo le piante in zone d'ombra o direttamente dentro casa quando il calore e l'umidità diventano estremi.

Esponendo una pianta ad un ciclo di luce naturale, sia la crescita vegetativa che la fase di fioritura verranno dettate dal sole. Un altro vantaggio nell'usare i vasi è che non sono necessarie attrezzature da giardinaggio troppo costose e pesanti.

Allo stesso modo, la coltura in vaso non richiede particolari pratiche di diserbo. Data la piccola superficie del terreno, le probabilità che un'erba infestante cresca accanto alle vostre piante saranno molto ridotte, il che, ancora una volta, vi farà risparmiare tempo e denaro.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi nell'adottare questo metodo, come la mancanza di privacy, soprattutto quando si è circondati da vicini poco discreti. Fortunatamente esiste una soluzione a questo inconveniente: mimetizzare la cannabis tra altre piante da consociazione, come conifere, girasoli o piante rampicanti.

Coltivare su balconi e terrazze può inoltre mettere a rischio la salute delle vostre piante per problemi di drenaggio. Per evitare questo problema, sul fondo dei vasi versate uno strato di ghiaia o ciottoli e posizionateli sopra dei piattini. La ghiaia aiuterà ed accelererà il drenaggio attraverso il vaso, impedendo che l'acqua ristagni sul fondo.

Un altro problema piuttosto comune che si deve affrontare nelle coltivazioni su balconi è la mancanza di spazio. È per questo che molti coltivatori usano fioriere impilate l'una sull'altra, strutture verticali a parete e altri marchingegni con cui massimizzare la superficie di crescita delle piante. Inoltre, è consigliabile disporre le piante in modo efficiente e poco ingombrante, invece di posizionarle a casaccio.

QUALI VANTAGGI POSSONO OFFRIRE LE AUTOFIORENTI?

Quali Vantaggi Possono Offrire Le Autofiorenti

Avere un accesso illimitato di luce solare e aria naturale è sicuramente un grande vantaggio, ma non si potrà mai avere il controllo sulle condizioni meteorologiche e sulle fluttuazioni di temperatura a cui Madre Natura ci sottopone ogni giorno. Di conseguenza, le varietà autofiorenti possono essere una valida alternativa per assicurarsi che le piante crescano in modo costante, indipendentemente dai cicli di luce e buio.

Poiché le autofiorenti sono solite passare dalla semina al raccolto in poche settimane, bisognerebbe sempre coltivarle nei mesi più caldi dell'estate, per sfruttare al meglio i potenti raggi del sole ed ottenere le migliori rese produttive. In alcune regioni del mondo ciò accade tra il mese di maggio e luglio, mentre in altre parti del pianeta da aprile ad agosto.

Durante le prime fasi di crescita, soprattutto subito dopo la germinazione, è necessario proteggere i semi dalle minacce esterne, come i parassiti. Se avete sufficiente spazio, potete usare una piccola serra, altrimenti potete costruire voi stessi delle strutture protettive. Consigliamo anche di spruzzare insetticidi biologici o olio di neem sulle piante ogni settimana per evitare gli attacchi dei parassiti.

CONSIGLI PER RISOLVERE I POSSIBILI PROBLEMI DELLA COLTIVAZIONE SU BALCONI/TERRAZZE

Consigli Per Risolvere I Possibili Problemi Della Coltivazione Su Balconi

Coltivando cannabis su balconi o terrazze potreste imbattervi in vere e proprie sfide, ma esistono alcuni trucchi per aggirarle. Prima di tutto bisogna stimare le dimensioni che potrebbero raggiungere le piante.

Dato che state coltivando in vasi le cui dimensioni non saranno mai paragonabili ad uno spazio aperto in mezzo ad un campo o un giardino, bisogna avere un'idea generale delle possibili altezze delle piante e delle dimensioni dei vasi. Coltivare piante enormi in piccoli vasi sarà controproducente. Inoltre, dovrete tenere conto dello spazio a vostra disposizione rispetto al numero di piante che vorrete coltivare sul balcone.

Un altro importante fattore da tenere in considerazione è il substrato. Secondo i coltivatori più esperti, bisognerebbe sempre mescolare un 80% di terriccio con circa un 20% di vermicompost, il tutto accompagnato da un mezzo chilo di guano di pipistrello e un modesto apporto di fertilizzante.

L'acqua è un altro fattore cruciale quando si coltiva cannabis sul balcone. Nonostante sia essenziale per la crescita delle piante, non bisogna annegare le piante con quantità eccessive d'acqua. Ciò porterà ad un'umidità eccessiva, a parassiti, a marciumi radicali e ad una miriade di altri problemi.

Normalmente, un coltivatore medio abituato a coltivare su balconi o terrazze annaffia il terreno fino a quando l'acqua inizia ad uscire dal fondo del vaso. Ciò non significa che si debba irrigare fino a formare una piscina sulla superficie del terreno. Una volta bagnato il terreno dovrete aspettare che si asciughi prima di procedere con la successiva irrigazione.

Per valutare il momento migliore per farlo, potete sollevare i vasi per sentire il loro peso e valutare con il dito se i primi centimetri di terreno sono asciutti. Questi sono solo alcuni consigli da considerare quando si coltiva cannabis tra le comode ringhiere del proprio balcone. Sentitevi liberi di provarci!